Negli ultimi dieci anni, l’aumento delle temperature a livello globale ha avuto un impatto sulle coltivazioni di tutto il Pianeta, inclusa naturalmente la viticoltura. Non fa eccezione la regione della Champagne, che rispetto ad altre zone è però favorita da temperature leggermente più calde, poiché garantiscono una maturazione ideale delle uve. Adesso il climate change diventa addirittura una leva di marketing: la nuova cuvée prodotta da Ruinart - una delle Maison più prestigiose delle bollicine francesi, nonché la più antica, fondata nel 1729 - la Blanc Singulier Édition 19, recita testualmente in etichetta “A Singular Expression of Chardonnay, Revealed by a Changing Climate”. Ovvero, il frutto di un anno particolare, in cui ha inciso il nuovo corso del clima mondiale. La 19 è la terza uscita (dopo la 18 e la 17) di una collezione le cui edizioni riflettono gli anni segnati da un clima atipico: in particolare il 2019, caratterizzato da tre ondate estive di calore intenso (23 giorni con temperature al di sopra dei 30°C) e una temperatura da record, è emblematico.
In seguito al cambio di temperature in Champagne, all’abbreviazione del ciclo di produzione del vino e all’accelerazione del processo di maturazione, lo Chardonnay presenta un repertorio aromatico inedito, dalle texture e dagli aromi intensi. Per riuscire a sfruttare queste espressioni aromatiche, pur mantenendo l’emblematico stile Ruinart, lo Chef de Cave Frédéric Panaïotis e il suo team hanno adottato un approccio enologico innovativo, che coniuga i vini base di un’annata specifica e i vini provenienti da una riserva perpetua, creata appositamente per questa cuvée, in un nuovo assemblaggio che conserva la freschezza aromatica tipica di Ruinart. Per l’Édition 19 l’assemblaggio è per il 77% da vini della vendemmia 2019 e per il 23% da vini provenienti dalla riserva dell’azienda, mentre il dosaggio è zero.
“Il 2019 è stato segnato da un nuovo record di temperature. Dopo l’Édition 18 di Ruinart Blanc Singulier, anche la 19 rivela queste diverse variazioni aromatiche, diventando testimone degli effetti del cambiamento climatico in Champagne” afferma Frédéric Panaïotis, Chef de Caves di Maison Ruinart.
Per Panaïotis e Ruinart creare una nuova cuvée basata sul cambiamento climatico è il segno della loro adattabilità, ma è anche un messaggio di sostenibilità. “La sostenibilità è l’equilibrio tra rispetto dell’ambiente, responsabilità sociale e risultati economici - sottolinea Panaïotis - dobbiamo mettere le tre cose insieme, altrimenti non è sostenibile”.
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