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“SE SONO QUI È PER PRENDERE DEGLI IMPEGNI SERI, E PERCHÉ IL GOVERNO VUOLE ASCOLTARE E SUPPORTARE IL MONDO DEL VINO”. COSÌ, A VINITALY IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MATTEO RENZI. “NEL 2020 L’OBIETTIVO DEVE ESSERE ESPORTARE 7,5 MILIARDI DI EURO”

Italia
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Vinitaly

“Se sono qui è per prendere degli impegni seri, e perché il Governo vuole essere vicino, vuole ascoltare e supportare il mondo del vino”. Così, a Vinitaly, Matteo Renzi, primo presidente del Consiglio, nei tempi più recenti, a visitare la più importante fiera del vino italiano nel mondo. Che, stuzzicato da WineNews, dopo la presenza di tanti Ministri, parlamentari e politici, testimonia come sia effettivamente rinata una passione, un interesse profondo e una diversa considerazione della politica nei confronti del vino. “Che non è un passatempo o un divertimento, come non lo è l’agricoltura, ma anche una importantissima risorsa economica”.
“Da parte del Governo - ha detto Renzi in conferenza stampa - c’è grande voglia di continuare il lavoro iniziato, seguendo la linea chiara, ribadita anche nella presentazione del Def di ieri: chi non ha mai pagato deve pagare, e chi ha pagato per tutti in questi 15 anni è giusti che inizi a riscuotere, senza dimenticare il grande piano di razionalizzazione della spesa che stiamo portando avanti, in ogni settore. E anche l’agricoltura, dove interverremo su qualche tipo di sgravio fiscale, farà la sua parte sul fronte della spending review”.
“La mia qui a Vinitaly, non è stata una passeggiata per stringere qualche mano e bere tre calici, perché abbiamo ben chiaro che il vino e l’agroalimentare non sono un divertissement, né un’occasione di svago, ma un pezzo rilevante della cultura, del lifestyle e, soprattutto, della nostra economia. In quest’ottica, dobbiamo darci degli obiettivi: oggi l’export enoico è a quota 5 miliardi di euro, il nostro orizzonte guarda al 2020, quando vorremmo arrivare a 7,5 miliardi, perché possiamo farcela, è nelle nostre potenzialità e in quelle degli imprenditori e delle imprenditrici del vino. Per riuscirci, sarà importante il viaggio del Governo in Cina a giugno, dove ci sarà anche un business forum a cui noi vogliamo che il mondo del vino prenda parte, perché c’è ancora tanto spazio di miglioramento. Allargando il discorso all’agroalimentare - aggiunge Renzi - perché siamo a quota 32 miliardi di export e, con la stessa filosofia, l’obiettivo è arrivare a quota 50 miliardi di euro, e siamo convinti che siano obiettivi raggiungibili. Con Martina, per partire subito, e raggiungere i nostri obiettivi, abbiamo preso un impegno: da oggi, sul sito delle Politiche Agricole (www.politicheagricole.it) sarà presentata l’iniziativa #campolibero, un piano d’azione di 18 iniziative concrete per sburocratizzare il mondo dell’agricoltura, sulle quali chiediamo agli operatori del settore di darci un loro contributo, scrivendo direttamente alla mail del progetto (campolibero@politicheagricole.it), così che per il 15 maggio Martina possa presentare la relazione definitiva, insieme alla strategia della Pac, che vale qualcosa come 52 miliardi di euro”.
Un Europa che, spiega Renzi rispondendo a Alessandro Regoli, direttore di WineNews, è fondamentale e importante proprio sul fronte agricolo, e dove l’Italia, “che è un Paese che rispetta le regole europee, può e deve giocare un ruolo fondamentale, come ha fatto fino ad oggi anche grazie all’amico Paolo de Casto (Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, ndr)”.
“Su questi impegni il Governo ci metterà la faccia, considerando anche che tanti altri temi riguardano direttamente l’agricoltura, come i tempi, eccessivi, delle nostre dogane, che certo non aiutano l’export agroalimentare. E poi c’è un lavoro culturale da fare: ci sono 75 milioni di euro di contributi per i giovani in agricoltura, e noi dobbiamo lavorare per rendere attraente il lavoro nei campi che, nella mentalità comune, è visto come una “diminutio”. Eppure, 15 anni fa era difficile trovare qualcuno che voleva di diventare cuoco, oggi invece gli chef sono di moda. Dobbiamo far tornare bello il lavoro agricolo, e non so se basteranno 75 milioni di euro”. Non manca, chiaramente, il passaggio su Expo 2015: “è importante quello che ha fatto Martina, con l’incarico del padiglione vino assegnato a Vinitaly. É un’occasione fondamentale”.

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