Numeri alla mano, gli sfusi rappresentano una quota minoritaria del commercio enoico mondiale, non tanto per i volumi mossi, quanto per i valori. Eppure, l’andamento dei bulk wine è quello che, meglio di qualunque altro, riesce a raccontare meglio il momento e l’andamento del settore vitivinicolo internazionale. Come emerge dai numeri dei primi tre mesi del 2019 di Ciatti Company, tra i più grandi broker di vino sfuso al mondo, analizzati dal “Wine Quarterly Q2 2019” di Rabobank, i prezzi, a livello globale, sembrano aver trovato una certa stabilità, seppur in un contesto di totale mancanza di uniformità in termini di qualità e disponibilità. Così, ad esempio, continua il crollo delle quotazioni dei vini argentini, sui 30 centesimi di dollaro al litro, anche a fronte di una vendemmia particolarmente abbondante, mentre le aspettative di una raccolta piuttosto scarsa in Cile mantengono i valori degli sfusi cileni sopra i 50 centesimi di dollaro al litro. Stabili le quotazioni dei vini di Australia, uno dei maggiori esportatori di sfusi al mondo, sostenute da una vendemmia attesa, anche qui, in calo, proprio come in Sudafrica e Nuova Zelanda, dove le previsioni sono tutte al ribasso rispetto alle prime previsioni.
In Europa l’analisi è leggermente diversa, perché la tipologia e l’origine del prodotto hanno un peso specifico decisamente maggiore. Ciò nonostante, il prezzo spuntato da Italia e Spagna, i principali fornitori di sfusi del Vecchio Continente, rimangono stabili, intorno ai 50 centesimi al litro, che poggiano però su dinamiche diverse. In Spagna i vini generici vantano prezzi particolarmente competitivi, ma i varietali biologici sono quelli che spingono in alto i valori medi, mentre in Italia a spostare in basso le quotazioni sono i bianchi, con l’eccezionale livello produttivo delle Regioni dei Nord che hanno fatto scivolare i prezzi a poco più di 40 centesimi al litro, mentre la domanda forte di Prosecco e biologici si riflette su prezzi in crescita per queste due categorie. Anche i prezzi degli sfusi francesi sono stabili ma, sulla scorta di una vendemmia qualitativamente assai eterogenea, presentano trend molto diversi: i vini di Bordeaux, ad esempio, pagano il crollo della domanda cinese.
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