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ITALIA

Shortage e rincari per materie prime e trasporti: il mondo del vino si prepara ad un autunno “caldo”

Analisi “Il Corriere Vinicolo” - Unione Italiana Vini (Uiv): i costi salgono fino al 50%. Dall’energia (+138%) fino ai manufatti in legno (+53%)
CORRIERE VINICOLO, ENERGIA, SHORTAGE, TRASPORTI, UNIONE ITALIANA VINI, vino, Italia
La mancanza di trasporti che fa rincarare i prezzi colpisce anche il vino italiano

Allarme rincari per il mondo del vino che rischia di pagare un conto salatissimo a causa dell’onda lunga di shortage che genera aumenti per materie prime e trasporti. Un incremento dei costi che varia dal 10 al 50% e che rischia di travolgere anche uno dei settori simbolo del made in Italy. E con esso i suoi consumatori. Lo denuncia una inchiesta pubblicata sul prossimo numero, in uscita l’11 ottobre, de “Il Corriere Vinicolo”, il settimanale dell’Unione Italiana Vini (Uiv), in un servizio a puntate sul corto circuito che si sta generando a causa della crisi delle commodities generata dall’effetto combinato del blocco produttivo dovuto alla pandemia e di una ripartenza a doppia cifra. Alla vorticosa ascesa dei costi energetici (+138% sul 2020), con il barile che vale il 30% dello scorso anno, e della persistente crisi dei container, che porta a crescenti aumenti di costi e tempi di consegna, si aggiungono infatti i prezzi delle materie prime utilizzate dalla filiera vite-enologica. Con i manufatti in legno che pagano tensioni altissime (+53%), seguiti da quelli in metallo, (+44%,) ma anche carta (+60%) e vetro (+20%). Un periodo delicato per il settore nonostante la crescita dell’export (+15,6%) nel primo semestre. Ad una vendemmia più povera (-9%) e ai prezzi di uva e sfuso in forte risalita, si aggiunge, infatti, adesso il tema dei rincari che, agendo su tutta la filiera, potrebbe bloccare le ali di una definitiva ripartenza con ripercussioni significative anche sui consumatori.

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