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SONDAGGIO SULLA PERCEZIONE DEL NOBILE DI MONTEPULCIANO: UN PRODOTTO ESPRESSIONE DI IDENTITÀ E TERRITORIO, DAL CORRETTO RAPPORTO-QUALITÀ PREZZO E CAPACE DI RAPPRESENTARE AL MEGLIO IL CONCETTO DI “TOSCANA”

“Il Vino Nobile di Montepulciano esprime molto bene la sua identità ed il territorio dal quale proviene (100% delle risposte), continua a conservare un corretto rapporto qualità/prezzo ed è ben conosciuto da addetti ai lavori e da appassionati mediatamente da 15 anni”: sono i risultati più significativi evidenziati da un’indagine compiuta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Stando all’indagine, sempre negli ultimi 15 anni, i produttori hanno contribuito abbastanza o molto (92%) ad accrescere la qualità del Nobile di Montepulciano riuscendo però a mantenere equilibrato il rapporto qualità-prezzo.

Il campione, per la maggior parte costituito da sommelier ristoratori ed enotecari per un totale di 500 soggetti, ha anche indicato, nella percentuale del 44%, che “i quattro bicchieri di vino, consumati nel pasto (senza altri alcolici), non rappresentano un problema per la guida di un auto (per il 37% rappresenta, invece, un problema). Le “mezze bottiglie” di cui tanto si parla, non sono né amate né odiate”.

“In un mercato internazionale così aperto - spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Federico Carletti - sentiamo sempre di più come produttori l’esigenza di comprendere cosa davvero il consumatore si aspetti dai nostri vini che sicuramente vogliono essere espressione di un territorio così ricco di cultura, storia e certamente prodotti di grande eccellenza come il Nobile”.

Il Vino Nobile di Montepulciano, nel 2008, ha mantenuto degli ottimi livelli di vendita, in Italia e all’estero dove è andato il 71% del prodotto mentre il restante 29% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (44%) e Lombardia (15%) come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai Paesi europei (70%), dove Germania (30%), Svizzera (27%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (4% nel 2008) e Paesi nordici; si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che, nel 2008, ha assorbito il 14% delle esportazioni; continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta il 15% del prodotto in particolare in Asia (10%).

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