“Dopo mesi in cui, da un lato gli apicoltori testimoniavano l’ottima salute degli allevamenti apistici nelle zone maidicole, ma, invece, non veniva espresso da parte dei responsabili ministeriali alcun giudizio sul monitoraggio degli alveari, il Ministro Zaia, finalmente, ha confermato che in questa annata, con i prodotti sospesi, ci sono state solo due segnalazioni di moria di api, contro decine e decine di segnalazioni delle campagne precedenti”: nelle parole di Francesco Panella, presidente Unaapi (Unione Apicoltori Italiani), l’entusiasmo degli apicoltori italiani per la scelta in difesa delle api, degli equilibri naturali e della vita annunciata dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, di sospendere gli insetticidi neonicotinoidi considerati responsabili della moria di api degli anni scorsi, anche nella prossima campagna agraria.
“La soddisfazione - sottolinea Hubert Ciacci, presidente della “Settimana del Miele” di Montalcino, dove da domani al 13 settembre ci saranno gli “Stati Generali “dell’apicoltura italiana, e che quindi inizia “sotto i migliori auspici” - è grande e ringraziamo il Ministro Zaia per avere ancora una volta dimostrato con i fatti di essere vicino agli apicoltori italiani che con tenacia stanno difendendo i propri alveari, l’ecosistema e la biodiversità nel nostro paese”.
“Il Ministro Luca Zaia - prosegue Panella - ha dimostrato in questa occasione grande indipendenza di giudizio, specie se si tiene conto della campagna d’interessate fandonie e distorsioni sviluppata dai “venditori di agrochimica”.
Gli apicoltori italiani auspicano che il divieto di questi insetticidi killer delle api sulla coltura del mais porti veramente, come indicato dal Ministro, alla costruzione di prodotti e pratiche alternativi anche per tutte le altre colture su cui sono in uso sempre di più molecole incompatibili con la vita e la fertilità. La sopravvivenza e produttività delle api – conclude Panella - sono un eccezionale termometro di compatibilità delle pratiche agricole, impariamo a leggere con attenzione quanto ci dicono le api e ne guadagneranno l’ambiente e soprattutto le generazioni a venire”.
“Gli apicoltori italiani non possono che dirsi soddisfatti per questa notizia - afferma il presidente della Fai, Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone - che va nella direzione auspicata dall’intero comparto apistico nazionale. Siamo inoltre pronti a sostenere l’azione del ministro per l’avvio di ogni forma di collaborazione stabile tra apicoltori, agricoltori, istituzioni e industria chimica, affinché l’indispensabile azione impollinatrice delle api sia tutelata in quanto primo fattore della produzione agricola nazionale. Non esistono pregiudiziali ideologiche che possano minare lo storico e felice rapporto di collaborazione tra mondo apistico e agricolo. Tanto che, a questo tema, intendiamo dedicare il Congresso mondiale di apicoltura 2013 per la cui candidatura l’Italia si sta proponendo proprio in questi giorni”.
La sede prevista per il Congresso mondiale di apicoltura 2013 potrebbe vedere in Verona la sua candidatura naturale.
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