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IN ASTA

Sotto il martello di Finarte in primo piano i top di Borgogna, Toscana e Piemonte

Non solo Henri Jayer e Romanée-Conti, al top anche le griffe del Belpaese, da Sassicaia al Monfortino, da Roagna al Masseto, a Biondi Santi
ASTA, BIONDI SANTI, FINARTE, FINE WINE, HENRI JAYER, MASSETO, MONFORTINO, ROAGNA, ROMANEE CONTI, SASSICAIA, Italia
Sassicaia protagonista dell’asta di Finarte

Arrivano dalla Borgogna, con i suoi alfieri, a partire dalle diverse annate di Henri Jayer Vosne-Romanée Cros Parantoux - dalla 1999, che ha una base d’asta di 4.000 euro, alla 1989, per cui si parte da 3.000 euro, ovviamente a bottiglia - e da Domaine de la Romanee-Conti La Tache Grand Cru Monopole 1990 (base d’asta 2.500 euro), i lotti più preziosi dell’asta di Finarte, che, il 4 ottobre, a Milano, porta sotto il martello 335 lotti capaci di spaziare da un territorio all’altro, tra Francia e Italia. Tra i più preziosi, le 12 bottiglie di Sassicaia 2003 di Tenuta San Guido (da 2.400 euro), ma anche il lotto con due bottiglie di 2001, due di 2002 e due di 2004 della griffe di Niccolò Incisa della Rocchetta.

Non poteva mancare l’etichetta più ricercata sul mercato secondario, il Monfortino Barolo Riserva di Giacomo Conterno, con una bottiglia di 1985 per la quale si parte da una quotazione di 1.000 euro. Qualcosa meno, almeno di base, per il Barbaresco Crichet Pajé 2013 di Roagna (base d’asta 800 euro). Quotazione altissima anche per la singola bottiglia di Masseto 2017 di Frescobaldi (650 euro), così come per le due bottiglie di Barolo Riserva Falletto Vigna Le Rocche 2017 di Bruno Giacosa e le due bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1983 di Biondi Santi (600 euro).

E ancora, da segnalare le tre bottiglie di Ornellaia 2000 di Frescobaldi (base d’asta 540 euro), la bottiglia di Soldera Case Basse 2017 (500 euro), le verticali di Tignanello (cinque annate, dalla 1995 alla 1999) e di Solaia (tre annate, dalla 1996 alla 1998) di Antinori, per cui si parte da 450. Tanti i lotti di Champagne, da Krug a Dom Pérignon, ma anche dalla Borgogna (con i Pinot Nero e gli Aligoté di Coche-Dury) , da Bordeaux e da tanti altri territori del Belpaese, dai Trebbiano d’Abruzzo di Valentini a Le Pergole Torte di Montevertine, nel cuore del Chianti Classico.

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