La Spagna del vino, proprio come l’Italia, si prepara ad una vendemmia che, secondo le previsioni, dovrebbe portare ad una produzione di 40 milioni di ettolitri, in calo sulla media degli ultimi 5 anni, pari a 43,6 milioni di ettolitri, ma sufficienti e mantenere una quota del 15% della produzione mondiale, ed il primo posto nelle esportazioni, almeno in volume, con un litro su quattro mosso dal mercato internazionale del vino che parte proprio dalla Spagna. Un quadro in cui a giocare un ruolo di rilievo sono gli aiuti statali del “Programa de apoyo al sector del vino” che, come ha ricordato il Ministero dell’Agricoltura, guidato da Luis Planas, stanzia ogni anno risorse pubbliche (comprese quelle europee, quindi Psr e Pac) per 210 milioni di euro, confermati anche per il prossimo anno, che hanno contribuito alla crescita di cooperative ed aziende. Specie della Castilla-La-Mancha, dove verrano drenati il 24% dei fondi, mentre in generale 72 milioni di euro sono destinati alla ristrutturazione dei vigneti e 50 milioni di euro alla promozione, ma risorse importanti vanno anche agli investimenti per l’ammodernamento delle cantine, che non verranno a mancare, assicura il Ministro Planas, neanche dopo la Pac 2020.
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