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NUOVE APERTURE

Store n. 18, Signorvino sbarca a Parma e lancia un segnale di ripresa, nel segno del Made in Italy

La catena di enoteche diventa “maggiorenne”: per l’occasione, nel vernissage del 15 luglio, l’etichetta limited edition di Lambrusco Otello di Ceci

Investire in un momento difficile, puntando sulla promozione di prodotti di qualità e creare nuovi posti di lavoro: così Signorvino lancia un messaggio di ripresa nell’era post-lockdown, mantenendo ciò che aveva annunciato proprio nel periodo di clausura forzata, inaugurando il 15 luglio il nuovo punto vendita, il numero 18. E ha scelto Parma per “diventare maggiorenne”, Capitale della cultura italiana 2020-2021, con uno store nella Galleria, a un passo dal centro storico. Per l’occasione di questa nuova apertura e con l’obiettivo di costruire veri legami con il territorio, Signorvino presenterà anche un’etichetta realizzata in collaborazione con Ceci, griffe del vino simbolo del territorio, una limited edition di Lambrusco Otello prodotta in sole 2.000 bottiglie, vincitore di diversi riconoscimenti, un connubio fra gusto e territorio con il design di giovani artisti di Parma.
Insomma, quello di Signorvino è un forte segnale al settore e ai consumatori: “è un messaggio - spiega Federico Veronesi, general manager di Signorvino - carico di significato, oltre che un vero piacere, l’arrivo di Signorvino in una zona così importante per l’agroalimentare italiano e per tutto il Made in Italy”. “Vogliamo essere ottimisti - ha detto, a WineNews, Luca Pizzighella, alla guida di Signorvino - siamo ripartiti subito, appena possibile, con grande prudenza e tutte le misure di sicurezza, e percepiamo di settimana in settimana un miglioramento delle performance dei negozi, si vede che la gente torna ad uscire. È importantissimo avere spazi aperti, e per fortuna in tutti i punti vendita abbiamo dei dehors e dei plateatici. Tutto sommato siamo contenti, vediamo performance interessanti, chiaramente non ai livelli del 2019, ma comunque buone. É chiaro che in alcune piazze si soffre di più, come Milano, che oltre ad essere una delle città più colpite sente forte la mancanza del turismo, della clientela business e del lavoro in smart working che chiaramente taglia le pause pranzo e gli aperitivi a fine giornata. Ma, in generale, arrivano buoni segnali, anche all’insegna di una nuova curiosità nello scegliere vino, con la voglia di esplorare. Siamo partiti anche con l’on-line, che per noi resta comunque una integrazione del servizio, dato che il nostro focus è l’esperienza in store, nei locali. Comunque abbiamo lanciato le consegne gratuite in tutta Italia, la possibilità di ordinare on-line e ritirare in negozio, e a breve arriverà anche il servizio che consente di ordinare in negozio e veder recapitare il vino a casa. I nostri piani di sviluppo proseguono, magari un po’ rallentati, ma crediamo nella ripresa. Tanto che tra i segnali che arrivano e le nuove aperture puntiamo almeno ad un pareggio con il bilancio dell’anno scorso (intorno ai 35 milioni di euro, ndr)”.

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