Nel 2018 TripAdvisor e TheFork hanno contribuito a generare 7,2 miliardi di euro di ricavi nei ristoranti di Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Francia, Spagna e Paesi Bassi, di cui 2 miliardi di euro solo in Italia, creando e sostenendo 60.000 posti di lavoro: sono i numeri di “Studio dell’impatto economico di TripAdvisor e TheFork sul mercato della ristorazione 2019”, in partnership con Strategy&, parte del network PwC, svelando informazioni sulle dimensioni, la crescita e le tendenze chiave dell’industria globale della ristorazione. E dal quale emerge come TripAdvisor, sito di prenotazione di viaggi e ristoranti leader del mercato, e TheFork, piattaforma specializzata nella prenotazione online di ristoranti, appartenente a TripAdvisor, siano fondamentali per il successo di un settore, quello della ristorazione, che ha intuito subito l’importanza di accogliere la tecnologia e l’innovazione, traendone beneficio. Il mercato globale della ristorazione, infatti, ha raggiunto un fatturato di 1,4 trilioni di euro nel 2018, e il suo tasso annuo di crescita dovrebbe accelerare dal 2,9% del periodo 2010-2018, al 4,7% dal 2018 al 2022. Nello specifico, il mercato della ristorazione in Italia ha raggiunto nello stesso anno 52 miliardi di euro, con un’accelerazione prevista dello 0,6% ogni anno dal 2018 al 2022. E in questo contesto, con la sua ricerca di mercato, tra dati del sito e sondaggi sui clienti dei ristoranti, Strategy& ha determinato che TripAdvisor e TheFork insieme nel 2018 hanno contribuito a generare 7,2 miliardi di euro di ricavi dei ristoranti nei 6 mercati oggetto dello studio, che rappresentano più di 320 milioni di pasti addizionali. In Italia, TripAdvisor e TheFork hanno influenzato 2 miliardi di euro di ricavi dei ristoranti, che corrispondono a 80 milioni di pasti addizionali. Inoltre, è emerso che i ristoranti che utilizzano siti di pianificazione dei viaggi e di prenotazione dei ristoranti come TripAdvisor e TheFork registrano un aumento della redditività, oltre a fornire un servizio ai loro clienti.
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