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LA CURIOSITÀ

Terlano, il coraggio di osare, e di lanciare un vino bianco sul mercato, 13 anni dopo la vendemmia

L’assaggio via web del Pinot Bianco Rarity 2007 della cantina pioniera dei grandi vini bianchi da invecchiamento in Alto Adige e in Italia

Quando si pensa ai grandi vini da invecchiamento italiani, se sul fronte dei rossi il pensiero corre subito a nomi come Barolo e Brunello di Montalcino, o ai grandi supertuscan, guardando ai bianchi la mente degli appassionati del mondo vola sulle vette dell’Alto Adige, ed in particolare nel caveu della Cantina di Terlano. Eccellenza assoluta del vino italiano, e realtà pioniera della sperimentazione sui vini bianchi di grande longevità, grazie all’intuizione dell’indimenticato cellar master Sebastian Stocker, scomparso nel 2017, che, già dagli anni Cinquanta del Novecento iniziò a sperimentare in questo senso. Oggi, nel caveau sono conservate bottiglie di ogni annata dal 1955, e la più antica bottiglia risale addirittura al 1893. Grandi Pinot Bianco e non solo solo, che, a distanza di decadi, sanno esprimere una freschezza e una vitalità sorprendenti. Tante le grandissimi annate da ricordare, dalla 1979 alla 1987, passando per la 1991, solo per citarne alcune. Un lavoro sulla longevità, oggi portato avanti dall’enologo Rudi Kofler, che ha segnato una strada seguita da altre realtà importanti del territorio. Oggi, dalla cantina di Terlano, abbiamo assaggiato l’annata 2007 del Pinot Bianco Rarity, che ha affinato un anno in botte di legno, e poi per altri 11 in botti di acciaio. E non ha tradito le aspettative. Un vino frutto di un’annata calda e precoce, me miracolosamente fresca in chiusura. Pinot Bianco in purezza selezionato dalle partite dei 5 vigneti eletti a produrlo, tra i 600 e i 500 metri di altezza su suolo vulcanico, esprime una grande profondità e mille sfumature, tra mineralità e grande armonia. Un gioiello prodotto in appena 3.300 bottiglie, già eccellente dopo appena un anno di bottiglia, ma che come tanti vini della Cantina di Terlano, si esprimerà al meglio per chi avrà la pazienza di aspettare qualche anno a stapparlo.

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