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RICONOSCIMENTI

“The Best Wine Critics in the World” 2024 by Tastingbook: è Jancis Robinson

Sul podio anche Markus Del Monego e Jeannie Cho Lee. Per il concorso sono arrivati 1,4 milioni di voti da tutto il mondo

É l’inglese Jancis Robinson ad aggiudicarsi, con oltre 83.000 voti, il primo posto del “The Best Wine Critics in the World” 2024, il concorso by Tastingbook, la “più grande piattaforma mediatica sul vino del mondo, creata da migliaia di professionisti e aziende vinicole”. A seguire nella “Top 12” ci sono tanti nomi celebri della critica mondiale, come Markus Del Monego, Jeannie Cho Lee, Michael Bettane, Jeb Dunnuck, Lisa Perrotti-Brown, Neal Martin, James Suckling, Richard Juhlin, Jeff Leve, Antonio Galloni ed Erin Larkin.
Jancis Robinson, classe 1950, enologa e Master of Wine, è stata definita dalla prestigiosa rivista britannica Decanter “la critica e giornalista enologica più autorevole al mondo”. Scrive sul suo blog e per il “Financial Times”. Il tedesco Markus Del Monego, al secondo posto, è stato il primo ad avere ottenuto sia il titolo di Master of Wine, sia di miglior sommelier al mondo. Medaglia di bronzo per Jeannie Cho Lee, Master of Wine di origine coreano-americana, che svolge la professione di giornalista, consulente e professore universitario.
Scorrendo la classifica dei 39 finalisti in gara quest’anno, il primo italiano, Ian D’Agata, si trova solo in posizione n. 27. Per l’elezione del miglior critico enologico sono arrivati ben 1,4 milioni di voti da tutto il mondo, a seguito di una short list creata con segnalazioni spontanee da parte di wine merchant, importatori, produttori e sommelier internazionali. La prima edizione del concorso risale al 2017, quando fu eletto James Suckling. Con i loro voti e i loro giudizi i “wine critics” sono in grado non solo di orientare i gusti dei consumatori di tutto il mondo, ma, soprattutto, il mercato del vino internazionale, decretando la fortuna (o la sfortuna) delle etichette in commercio: alcuni di loro sono considerati veri e propri punti di riferimento a livello mondiale. Niente da fare, invece, per l’italiano Luca Gardini, che, in una prima fase delle votazioni, era stato addirittura in testa alla graduatoria provvisoria.

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