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CONSUMI

Tra Italia e Bordeaux un amore mai nato: poco distribuito introvabile nelle wine list dei ristoranti

Analisi “Wine Wins” - Prezzi più alti che in Gran Bretagna e poche referenze: impietoso il paragone con la Borgogna

L’Italia ha un problema con i vini di Bordeaux. O meglio, tra i wine lovers del Belpaese e i vini bordolesi il rapporto non è mai realmente sbocciato, e questo ha ben poco a che fare con il solito dualismo tra Italia e Francia, perché le importazioni di Borgogna e Champagne, così come la loro presenza nelle carte dei vini dei grandi ristoranti, è solida e in costante crescita. Neanche quella del prezzo può essere una spiegazione valida, ed è proprio il successo delle etichette di Borgogna e Champagne, i cui prezzi non sono mai stati così alti, a dimostrarlo.

Nessuna di queste pare una motivazione plausibile, ma di fondo, come racconta l’analisi firmata da “Wine Wins”, che si occupa di investimenti e commercio di vini pregiati, c’è un dato: l’Italia non rientra tra i primi 15 mercati mondiali per i vini di Bordeaux, e in Europa, stati piccolissimi come Svizzera, Belgio ed Olanda consumano molto più Bordeaux di noi, per non parlare della Gran Bretagna che è il terzo mercato mondiale dopo Usa e Cina.

Un dato di fatto, suffragato da un altro fattore: mettendo a confronto otto vini di Bordeaux di altrettanti Chateau - Margaux, Lafite Rothschild, Petrus, Pichon Longueville, Cheval Blanc, La Gaffelliere, Cos d’Estournel e Beychevelle - in un’annata recente come la 2019, l’ultima fisica in commercio, e la 2000, annata iconica per Bordeaux, emerge una enorme difficoltà anche solo a reperire etichette del genere. In Italia le proposte di Bordeaux sono pochissime, e più l’annata ricercata è matura e più sarà difficile trovarla proposta da un rivenditore italiano.

Nel caso in cui decidessimo di acquistare vini di Bordeaux in Italia, dovremmo essere disposti, inoltre, a pagare un prezzo notevolmente superiore, con differenze di prezzo che possono arrivare anche a diverse centinaia di euro per bottiglia. L’unica eccezione è Petrus, che a fronte di un numero minore di venditori italiani, è proposto ad un prezzo decisamente inferiore rispetto ai venditori Britannici.

Le differenze di prezzo tra Uk e Italia sono maggiori quanto più è blasonato il vino, mentre il numero di proposte di vendita è sempre a favore della Gran Bretagna, anche per i vini meno famosi, specialmente nelle annate mature. Va infine sottolineato che i vini di Bordeaux - sia rossi che bianchi - sono completamente spariti dalle carte dei vini dei ristoranti italiani, ed in generale, anche negli stellati, la proposta è ristretta a qualche etichetta.

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