Il ritorno della più importante fiera del vino italiano in presenza, seppur in forma ridotta ed in formato peculiare, l’incontro tra produttori e buyer dall’Italia e dal mondo, nelle modalità consentite dalla pandemia, i focus sull’economia de vino italiano, sull’export, sul cambiamento della distribuzione tra enoteche, ristoranti, canale moderno ed e-commerce e non solo: si avvicina a grandi passi la “Vinitaly Special Edition”, che, dal 17 al 19 ottobre, farà tornare Verona capitale del vino italiano, chiaramente in attesa dell’edizione n. 54, dal 10 al 13 aprile 2022.
Alla presenza dei più grandi nomi del vino italiano, da Albino Armani ad Allegrini, da Arnaldo Caprai a Baglio di Pianetto, da Banfi a Bellavista, da Bertani Domains a Cantina di Soave, da Castellare di Castellina a Cavit, da Cottini a Di Majo Norante, da Donnafugata a Famiglia Cotarella, da Ferrari Fratelli Lunelli a Feudi di San Gregorio, da Fontanafredda a Frescobaldi, da Garofoli a Giv-Gruppo Italiano Vini, da La-Vis a Lunae, da Lungarotti a Mondodelvino, da Marchesi Antinori a Marchesi di Barolo, da Masciarelli a Masi a Mezzacorona, da Pasqua a Piccini 1882, da Planeta a Poggio Argentiera, da Punto Zero a Rocca delle Macìe, da Santa Margherita a Sartori, da Tedeschi a Terra Moretti, da Tommasi a Torre d’Orti, da Torrevento a Tua Rita, da Umani Ronchi a Val d’Oca, da Velenosi a Vespa Vignaioli, da Villa Sandi a Zaccagnini, da Zenato a Zonin 1821 e Zýmè, solo per citarne alcuni (qui la lista degli espositori), il primo focus, domenica 17 ottobre alle ore 10, sarà dedicato a “Il vino nel nuovo rating delle filiere agroalimentari, by Nomisma-Unicredit”, con un focus sul valore economico della filiera e gli interventi del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, del presidente Unicredit Pier Carlo Padoan, del presidente Ice Agenzia Carlo Maria Ferro, di Paolo De Castro, coordinatore Socialists & Democrats alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, e del dg Veronafiere, Giovanni Mantovani. Mentre, alle ore 14, sarà la European Association of Wine Economist a fare luce sull’“Evoluzione ed adattamenti del sistema biologico e della sostenibilità in Europa: un’analisi tra i principali Paesi produttori”, con la moderazione del professor Davide Gaeta dell’Università di Verona e gli interventi, tra gli altri, del presidente EaWe Jean-Marie Cardebat, del professor Antonio Calò, presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, di Stefano Bianchi, presidente Foragri, e ancora di docenti come Bernd Frick dell’Università di Paderborn (Germania), di Vicente Pinilla dell’Università di Saragoza (Spagna), di Giulio Malorgio e Massimo Canali dell’Università di Bologna (la situazione in Italia), ed ancora di Rosario Di Lorenzo dell’Università degli Studi di Palermo.
Lunedì 18 ottobre, invece, approfondimento sul canale che più di altri ha sostenuto la tenuta dei consumi di vino nei mesi più duri della pandemia, ovvero la Gdo, con riflessioni su “Il mercato del vino nella distribuzione moderna: nuovi equilibri e opportunità”, alle ore 10, con Virgilio Romano, Business Insight Director Iri, Alessandra Corsi di Conad, Francesco Scarcelli di Coop Italia, Gianmaria Polti di Carrefour Italia, Giuseppe Cantone di MD SpA, Marcello Ancarani di Federvini (e direttore vendita Italia del Gruppo Santa Margherita) ed Enrico Gobino di Unione Italiana Vini e (direttore marketing Gruppo Mondodelvino). A seguire, alle ore 13, invece, il focus si sposterà “sull’altra faccia della luna”, ovvero sul mondo delle enoteche, nel convegno firmato da Vinarius “L’enoteca dei prossimi 40 anni: il vino, il turismo, il territorio, la digitalizzazione, l’artigianato agroalimentare”, con, tra gli altri, Magda Antonioli Corigliano, professoressa di Macroeconomia ed Economia del Turismo all’Università Bocconi, e Maurizio Zanella, alla guida della griffe franciacortina Ca’ del Bosco.
Nell’ultimo giorno della “Vinitaly Special Edition”, martedì 19 ottobre, alle ore 14, invece, la riflessione sarà su “Il ruolo determinante della distribuzione e della rete Horeca”,organizzato da Rete di Impresa Distributori Horeca, che mette insieme 12 Consorzi e 668 aziende del settore, con gli interventi di Alberto Serena, alla guida di Montelvini, Massimiliano Capogrosso, direttore commerciale Ferrari Trento, e Silvia Molinaro, direttrice vendite Coca-Cola Hbc. E, sempre in giornata di chiusura, scena il walk-around tasting dedicato agli operatori della ristorazione, firmato da Fipe/Confcommercio, in partnerhisp con Vinitaly.
Primi atout di un programma, ancora in aggiornamento (ed in contemporanea al forum Wine2Wine, in formato ibrido, in presenza e in digitale), per un evento che vuole essere soprattutto il segnale definitivo della ripartenza delle fiere in presenza del vino italiano. Dove, come sempre, non mancherà un tocco di glamour, grazie a tante iniziative. Come quelle dedicate all’arte, per esempio, firmate da due delle realtà più importanti del vino del Veneto e d’Italia, come Pasqua Vigneti e Cantine, che porterà nelle Gallerie Mercatali le atmosfere magiche di “Falling Dreams”, la gigantesca ed originalissima installazione immersiva realizzata con la direzione creativa del collettivo artistico None, per celebrare i valori più cari alla cantina, dalla creatività al talento, e, ovviamente, quelli che il vino italiano porta con sé, che ha già affascinato Milano, o come Zenato, che manderà in scena una mostra fotografica con il meglio delle esperienze raccolte grazie al progetto “Zenato Academy”, che, negli anni, ha coinvolto i migliori giovani talenti della fotografia creando mostre che hanno conquistato il pubblico come “Wine. Beyond Objects” o “Wine. Beyond Landscape”, per esempio. Ancora, ci sarà chi aprirà i cancelli delle più belle ville del Veneto per presentare grandi vini nel territorio in cui nascono, come farà Tommasi Family Estates, che, sabato 16 ottobre, presenterà il suo cru più prezioso, l’Amarone della Valpolicella Villa De Buris 2010, proprio a Villa de Buris, la più antica della Valpolicella, a San Pietro in Cariano. O come farà la piccola griffe Secondo Marco, che, nella cantina di Fumane, farà debuttare il suo Amarone della Valpolicella Riserva 2008. O chi approfondirà l’abbinamento tra pizza in versione gourmet e vino, nell’evento “La pizza gourmet incontra il Friuli Venezia Giulia”, di scena alla Pizzeria Forkette di Verona, con i vini della Doc delle Venezie, della Doc Friuli Venezia Giulia e della Doc Prosecco, insieme a Dop come il Prosciutto di San Daniele ed il formaggio Montasio, per la regia della PromoTurismoFvg.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024