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VINO E TERRITORIO

Tramin, perla dell’Alto Adige, investe ancora sulla cantina (15 milioni di euro) e su “Epokale”

Le strategie di una delle griffe bianchiste del Belpaese, che punta forte sul suo vino più iconico. Che sta diventato un must per i collezionisti

L’Alto Adige è universalmente riconosciuto come uno dei territori da cui nascono i migliori vini bianchi in assoluto, in Italia e non solo. E questo grazie a realtà private e cooperative che hanno saputo trasformare un territorio che in passato, come tanti, era focalizzato più sui vini rossi e sulle quantità, e che poi, studiando vocazionalità dei vigneti e dei vitigni bianchi, è diventato un sinonimo di qualità. Tra queste, c’è la Cantina Tramin, realtà che riunisce 270 ettari di vigneti, condotti da 160 famiglie di viticoltori, che forte dei suoi successi continua ad investire su più fronti. In quello, per così dire, “strutturale”, con un investimento di 15 milioni di euro per la ristrutturazione della parte di cantina dedicata al conferimento e alla vinificazione delle uve, in particolare bianche, deciso in seguito alla crescita di superficie vitata a vitigni a bacca bianca, e quindi alla loro vinificazione (ma interesserà anche la vinificazione dei rossi), con due step previsti: entro agosto 2024, si ultimeranno i lavori strutturali, con la realizzazione del nuovo spazio sotterraneo, mentre con la vendemmia 2025, i macchinari esistenti e i nuovi macchinari - che verranno acquistati per lavorazioni ancora più curate - saranno spostati nella parte nuova, collegata direttamente all’esistente zona dei tank.
Un lavoro mirato a valorizzare ancora di più la qualità dei vini, già abbondantemente riconosciuta da mercato e critica, e simboleggiata in particolare da alcune etichette, come il celeberrimo Epokale, vino che affina dentro la miniera di Ridanna Monteneve, che è stato anche il primo vino bianco italiano (e primo vino prodotto fuori da Toscana e Piemonte) a conquistare i 100/100 di “Robert Parker - The Wine Advocate”, nel 2018, con l’annata 2009. E con il vino, un Gewürztraminer Spätlese, frutto del talento di Willi Stürz, da 32 anni alla direzione enologica della cantina, che ha continuato a raccogliere punteggi elevatissimi con grande costanza, diventato così uno dei pochi grandi bianchi italiani da “investimento”, con una rivalutazione del prezzo, importante, come testimoniano realtà come il portale di aste on line Catawiki (che ha appena battuto un lotto di tre bottiglie di annate diverse (2013, 2015 e 2016), “ex cellar”, per 1.700 euro, ed eWibe, il primo live market dedicato alla compravendita di vini pregiati.
“Epokale sta vivendo un momento da protagonista nel panorama enologico italiano ed europeo - commenta Mattia Garon, curatore d’asta di Catawiki - soprattutto se si considera che stiamo parlando di un vino bianco ottenuto da Gewürztraminer, una unicità assoluta. Il costo di partenza è considerevole ma i dati mostrano un trend in crescita - sulla spinta dell’annata 2009 - guadagnando stabilità e consolidandosi come potenziale investimento”.
“Uno dei vini italiani che negli ultimi anni ha maggiormente incontrato i favori della critica specializzata, e ha contestualmente acceso la curiosità di molti appassionati, è stato Epokale. La rivalutazione ottenuta sul mercato secondario - commenta Leonardo Bernasconi, Head of Wine di eWibe - ha colpito anche gli osservatori più attenti: è infatti il primo caso di vino bianco italiano ad assurgere a vino capace di una sensibile rivalutazione rispetto ai prezzi di rilascio della cantina”. Per fare degli esempi, Epokale 2009, uscito sul mercato nel 2017 a 80 euro a bottiglia (prezzo di emissione dell’azienda), nel 2023 è arrivato al valore di 1.100 euro a bottiglia, mentre l’annata 2015, uscita nel 2022 dalla cantina a 150 euro, oggi già oscilla tra i 380 ed i 400 euro sul mercato secondario. Ancora, spiega Leonardo Bernasconi, “eWibe utilizza un algoritmo proprietario che traccia i prezzi e gli andamenti di ogni bottiglia di vino. Nello specifico Epokale 2013 evidenzia un market price medio di 208 euro, mentre Epokale 2015 si posiziona a poco meno del doppio della quotazione con una media prezzo di 393 euro Le recenti performance lasciano intravedere un potenziale interessante nelle prospettive di crescita, anche in virtù del prossimo rilascio dell’annata 2016, stimata come eccellente. All’interno del mercato di eWibe, si evidenzia come l’innesto di alcuni vini selezionati da zone di produzione meno consolidate rispetto alle aree geografiche più storiche quali Piemonte e Toscana, possa risultare utile ai fini di una diversificazione all’interno di portafogli d’investimento in vini pregiati”.
“Al giorno d’oggi è molto difficile individuare gli investimenti nel mondo del vino, in quanto i soliti noti presentano prezzi sempre più elevati e sono pochi i nomi italiani che riescono a entrare nella lista. Epokale - aggiunge Mattia Garon - seppur di giovane nascita, sta dimostrando e consolidando la sua presenza in questo segmento aprendo molte opportunità. Possiamo affermare con serenità, alla luce dei dati raccolti, che Epokale è divenuto una delle punte di diamante del vino italiano riconosciuta a livello internazionale”.
“Il progetto Epokale - spiega Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Cantina Tramin - è nato quasi quindici anni fa con l’obiettivo di dare forma e consolidare il vertice qualitativo e distributivo dell’azienda. Il nostro sogno, declinato in un percorso di miglioramento continuo grazie a una ricerca costante, consiste infatti nel creare un vino memorabile, elegante, emozionante, capace di affermarsi nel circuito della ristorazione d’autore. La rapidità con cui abbiamo raccolto così tanti riconoscimenti di pregio ha superato ogni nostra aspettativa, un risultato che interpretiamo come una conferma del valore e dell’impegno che poniamo in vigna e cantina e che ha portato Epokale ad essere il vino bianco italiano più ricercato d’Italia”.

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