Un vero e proprio fenomeno che ha mosso i primi passi in Italia il 9 maggio 1993 dalla Toscana, quando 100 produttori, a partire da Montalcino, tra i vigneti di Brunello, hanno aperto le loro aziende agli appassionati con “Cantine Aperte”. E che oggi, da appena 25 cantine accessibili al pubblico in modo permanente in quegli anni in tutto il Belpaese, ne conta 25.000 per un business che vale 2,5 miliardi di euro di giro d’affari nei territori di tutto il vino italiano, grazie a 15 milioni di eno-turisti provenienti da ogni angolo del mondo, ormai tutto l’anno. È quello del turismo del vino che, proprio in Toscana dove è nato, ha celebrato 30 anni di storia, oggi a Palazzo Vecchio a Firenze, con il Movimento Turismo del Vino, fondato all’epoca dalla produttrice Donatella Cinelli Colombini, e con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, la cui vicepresidente Stefania Saccardi ha sottolineato come “la Toscana, con il lavoro delle aziende e degli operatori, ha delineato i contorni e l’identità dell’enoturismo di oggi che si fonda su tre pilastri, qualità, bellezza e ambiente, ed è legato in modo indissolubile all’unicità dei nostri prodotti e territori. Questa è la nostra formula e il compito di tutti, istituzioni, imprenditori ed operatori, è renderla sempre più efficace e attrattiva”.
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