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LA TENDENZA

Turismo del vino, nel 2025 il 91% degli enoturisti in Italia ha fatto un “tour tailor-made”

Parola di The Grand Wine Tour, associazione e marchio di qualità che riunisce 14 cantine italiane che offrono esperienze di alta gamma
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Gli enoturisti in Italia amano i “tour tailor-made” (ph: Facebook/The Grand Wine Tour)

Esperienze personalizzate e su misura, a discapito dell’acquisto di visite e degustazioni standard tramite lo shop online. È questa formula a rappresentare, oggi, il principale driver del turismo del vino di alta gamma, almeno secondo un’analisi condotta da The Grand Wine Tour, associazione e marchio di qualità che riunisce 14 cantine italiane (da Ceretto a Coppo, da Michele Chiarlo a Tenuta Carretta, da Villa Sparina a Torre Rosazza, da Bortolomiol a Costa Arènte, Zenato, dal Castello di Fonterutoli a Carpineto, da Umberto Cesari a Casale del Giglio e Zisola), sui dati raccolti dal tour operator di proprietà, nel biennio 2024-2025. Lo studio racconta, infatti, che nel 2024 le richieste di tour tailor-made (fatti su misura, ndr) hanno rappresentato il 73% del totale delle richieste, mentre nel 2025 la quota ha raggiunto il 91%, erodendo le domande di esperienze più classiche (come, appunto, la formula della visita in cantina con degustazione). E anche i tour dedicati di un giorno, con un valore medio tra 200 e 500 euro, hanno superato di gran lunga gli acquisti online di esperienze standard, il cui prezzo medio si attesta tra 80 e 120 euro.
Un pubblico, quello di The Grand Wine Tour - che, nata nel 2017, ha l’obiettivo di reinventare l’enoturismo in Italia attraverso la filosofia del “Grand Tour”, che a cavallo tra Settecento e Ottocento accompagnò nobili e intellettuali europei alla scoperta del patrimonio artistico-culturale del Belpaese - che è composto prevalentemente da viaggiatori medio-alto spendenti provenienti da Stati Uniti e Paesi anglofoni come Regno Unito, Australia e Canada. Una sorta di “nicchia”, ma che, comunque, si dimostra sempre più interessata non solo alla cultura del vino, ma anche alla scoperta delle eccellenze territoriali italiane attraverso attività autentiche: enoturisti che desiderano tour dedicati, che combinino degustazioni di vino con esperienze gastronomiche, visite artistiche, e, più in generale, l’immersione nella ricchezza della cultura italiana. Percorsi su misura che favoriscano l’incontro diretto con il produttore e la conoscenza approfondita dei territori: non solo, e soltanto, dunque, il vino.
“Il pubblico dell’enoturismo di alta gamma desidera vivere esperienze personalizzate - sottolinea Giovanni Minetti, presidente The Grand Wine Tour (produttore con Tenuta Carretta, e alla guida del Consorzio Alta Langa Docg) - negli ultimi anni le richieste di tour tailor-made sono cresciute in modo significativo, e la nostra rete di cantine ha saputo interpretare questa evoluzione con proposte sempre più raffinate e individualizzate. Continueremo a investire nello sviluppo di percorsi su misura, consapevoli che la valorizzazione del vino italiano passa attraverso itinerari capaci di creare connessioni reali, emozioni e memoria”.

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