La Mole Antonelliana di Torino, la Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, il Monviso, la Sacra di San Michele, il Santuario di Oropa, la Cupola della Basilica di San Gaudenzio a Novara, le Isole Borromee, la 500 della Fiat, il cappello Borsalino, il tessile biellese, l’oreficeria di Valenza, il patrimonio letterario e gli scrittori della Regione, la macchina da scrivere simbolo di Ivrea e dell’ingegno di Olivetti, l’aerospazio, ma anche il Barolo, l’Asti, il tartufo bianco d’Alba, l’Alta Langa, terra delle “alte bollicine piemontesi”, il gianduiotto, i canestrelli, le nocciole Igp, il riso. C’è tutto questo, ovvero le bellezze e le eccellenze della sua terra d’origine, nell’“Allegoria del Piemonte”, ultimo capolavoro eclettico del maestro Ugo Nespolo per il Grattacielo Piemonte, nuova sede della Regione Piemonte a Torino, che ha commissionato l’opera a uno dei più grandi artisti contemporanei - che firma anche il nuovo logo istituzionale ispirato allo stesso grattacielo - la cui arte si mescola da sempre alla vita reale, capace di richiamare anche il valore dei paesaggi del vino, come ne “La porta sul vigneto” all’Art Park La Court di Michele Chiarlo, il più esteso museo a cielo aperto tra i vigneti proprio nelle Langhe (che abbiamo raccontato su WineNews.Tv).
“Questa “Allegoria” è la dimostrazione della ricchezza della nostra Regione - ha detto Ugo Nespolo - una varietà di intenti unica che abbraccia i prodotti della terra per arrivare alla tecnologia, la sua storia per arrivare alla raffinatezza dei suoi monumenti. Quest’opera però non deve essere un punto d’arrivo e noi tutti dovremmo poi contribuire in futuro affinché questa storia e questa allegoria venga implementata”.
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