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“UGUALI PERCHÉ DIVERSI. IL SANGIOVESE CHE VERRÀ”: IL FUTURO DEL VINO ATTRAVERSO IL VITIGNO PRINCIPE DELLA TOSCANA. A PETRA, CANTINA DI TERRA MORETTI, IL 4 DICEMBRE, NE PARLANO MOJOLI, CAPRAI, MANCINI, SCIENZA, CERNILLI, MORACE, FERIOLO, WHITE ...

Italia
La cantina del gruppo Terra Moretti a Suvereto

Produttori importanti, climatologi, enologi, sociologi e giornalisti seduti intorno a un tavolo per parlare della viticoltura di oggi e di domani, partendo dal legame “luogo-vino-vigna-territorio”, analizzando le molteplici espressioni e ed evoluzione del vitigno principe della Toscana, il Sangiovese: succede il 4 dicembre a Petra, la cantina di Suvereto del gruppo Terra Moretti creata dall’architetto Botta, nel confronto “Uguali perché diversi. Il Sangiovese che verrà”. A portare il loro contributo, ci saranno il produttore che ha rilanciato il Sagrantino di Montefalco Marco Caprai (“Il caso Montefalco: territorio, viticoltura e innovazione”), il professor Marco Mancini del Centro di Bioclimatologia, Università di Firenze (“Cambiamenti climatici e viticoltura che sarà”), l’“eno-filosofo” Giacomo Mojoli (“Uguali perché diversi. Il Sangiovese che verrà”), Attilio Scienza, professore di Viticoltura dell’Università degli Studi di Milano (“Il Sangiovese: forme, espressioni e misteri di un vitigno antico”), il sociologo Francesco Morace del Future Concept Lab (“Il made in Italy e l’onda lunga della crisi”), Massimo Venturi Feriolo, professore di Estetica del Politecnico di Milano (“Vigna e paesaggio: per una storia dell’ingegno”), il giornalista americano Paul White (“Autoctonous grape varieties: how people perceive them abroad”) e Piermario Meletti Cavallari, presidente della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi: (“Purosangue e meticci sulla via Aurelia”).
“A questa giornata di studio, abbiamo chiamato non solo i produttori, ma anche i loro tecnici, enologi ed agronomi, convinti che il dialogo debba avvenire dentro e fuori l’azienda - ha detto Vittorio Moretti, presidente del gruppo Terra Moretti e promotore dell’evento - in un circuito virtuoso da cui tutti possano trarre vantaggio. E che questa sia una esigenza avvertita, lo dimostra l’alto numero di adesioni e la presenza di produttori che hanno fatto la storia della Toscana vitivinicola”.
A seguire il dibattito, nel programma di “Vignaioli & Vignerons”(www.vignaiolievignerons.it), una “degustazione alla cieca”, condotta dal direttore del “Gambero Rosso”, Daniele Cernilli, con alcuni delle migliori espressioni del Sangiovese in Toscana:
Brunello di Montalcino La Fuga, Giovanni Folonari - Montalcino
Cepparello Isole e Olena, Paolo De Marchi - Barberino Val d’Elsa - Chianti Classico
Fontalloro Felsina, Giuseppe Mazzocolin - Castelnuovo Berardenga - Chianti Classico
Il Cavaliere Michele Satta, Michele Satta - Bolgheri
Lombrone Colle Massari, Claudio Tipa - Montecucco
Nocio dei Boscarelli Boscarelli, Luca De Ferrari - Montepulciano
Pergole Torte Montevertine, Martino Manetti - Radda in Chianti - Chianti Classico
Poggio Valente Fattoria Le Pupille, Elisabetta Geppetti - Pereta - Scansano
Principe Guerriero Pagani De Marchi, Pia Pagani De Marchi - Casale Marittimo
Sangiovese Petra, Francesca Moretti - Suvereto - Val di Cornia
Santa Marta Salustri, Leonardo Salustri - Montecucco
Sassontino Casanova della Spinetta, Giorgio Rivetti - Terricciola
Info: Maria Pia La Scala, Terra Moretti Comunicazione, tel. 331-6864766, mp.lascala@terramoretti.it

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