02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024
ANNIVERSARI

Un museo, un libro e una bottiglia speciale per celebrare i 130 anni di Cantine Giacomo Montresor

L’azienda storica della Valpolicella produce 3,5 milioni di bottiglie e conta su un fatturato di 16 milioni di euro, con quasi 100 ettari vitati

Un museo dedicato alla storia dell’azienda dalla sua fondazione nel 1832, un nuovo wineshop esperienziale, un libro che ne ripercorre la storia e una bottiglia celebrativa di Amarone della Valpolicella Riserva 2012: le quattro pietre miliari per celebrare i 130 anni di Cantine Giacomo Montresor, azienda storica della Valpolicella. Proseguono così il riassetto e il rafforzamento iniziati nel marzo 2019, quando è stata annunciata l’acquisizione di Cantine Giacomo Montresor da una joint venture di cooperative: Terre di Cevico, realtà romagnola capofila con il 50% delle quote, e le venete Valpantena e Vitevis, con il 25% ciascuna. Adesso l’assetto societario è cambiato e gli investimenti annunciati allora si sono concretizzati, come hanno raccontato, a Winenews, i vertici di Cantine Giacomo Montresor. Attualmente i soci di Montresor sono due: Terre Cevico per il 75% e per il 25% Cantine di Verona (nate, nel 2021, dalla fusione delle tre aziende cooperative Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici, ndr).
Il brand ambassador e memoria storica dell’azienda è sempre Edoardo Montresor, che narra in giro per il mondo la storia di questa gloriosa famiglia. “Il vino è un’esperienza che tocca le corde emozionali e culturali dell’uomo - ha sottolineato Marco Nannetti, presidente della Montresor ed anche di Terre Cevico - oggi con il museo e il wineshop esperenziale, in cui una intera parete è dedicata ad un’opera realizzata con soli materiali di origine “vinica” dell’artista-enologo Emanuele Marchesini, sottolineiamo che l’arte legata al vino e il vino legato alla cultura sono il leitmotiv della Montresor, insieme al consumo consapevole e legato ai territori, che permette di parlare con i produttori e di conoscere non solo i luoghi, ma anche la terra. In questa direzione è l’investimento che abbiamo realizzato acquisendo Tenuta Pule in Valpolicella Classica, dove dal 2021 Montresor conduce 43 ettari di vigneto biologico. Anche lì realizziamo l’appassimento delle uve per produrre Amarone, ma soprattutto chiudiamo il cerchio rispetto a un radicamento territoriale forte e definitivo del marchio Montresor. Gli altri investimenti hanno riguardato una nuova linea di imbottigliamento, un nuovo fruttaio per le uve destinate all’Amarone, per un totale che supera i sei milioni di euro in quasi 4 anni, tutto orientato all’incremento del valore aggiunto dei vini Montresor e non a quello dei volumi”.
L’attuale fatturato di Cantine Montresor ammonta a 16 milioni di euro per 3,5 milioni di bottiglie - distribuite on trade e in Italia e in horeca - e quasi 100 ettari vitati, di cui circa 50 in Valpolicella, 10 nell’area del Prosecco Doc e i restanti in Friuli. Il vino principale è l’Amarone della Valpolicella (600.000 bottiglie), poi il Prosecco Doc e a seguire i vini veronesi Valpolicella, Ripasso, Custoza, Bardolino e Lugana per un export del 65% principalmente verso il Nord America e in particolare il Canada, in cui i vini Montresor sono distribuiti dal 1969, poi in Scandinavia, Inghilterra e Svizzera.
L’Amarone è la punta di diamante dell’esportazione con la bottiglia satinata “mula” la cui storia ben rappresenta anche la spinta innovativa di Cantine Montresor già dai primi del Novecento. Disegnata nel 1904 da Giacomo Montresor, con curve sinuose sintesi tra la bottiglia in vetro e il fiasco, la “mula” venne esportata per la prima volta negli Usa nel 1906. La lunghezza del viaggio e il trasporto in casse di legno aperte sul ponte della nave esposte al sole provocava ossidazioni e rifermentazioni. Era necessario ovviare e Giacomo per 15 anni studiò una bottiglia che proteggesse il suo vino. Nel 1921 uscì la bottiglia satinata, che tuttora caratterizza l’Amarone della Valpolicella Montresor. “In questi quattro anni - ha spiegato Nicodemo Begalli, dg Cantine Montresor - dall’acquisizione ci siamo concentrati per ambiti. La parte industriale siamo partiti nel 2019 con la nuova linea di imbottigliamento molto versatile, che ci ha consentito di raddoppiare la capacità di lavoro, e nel 2020 abbiamo rifatto la cantina. Nel 2021 abbiamo staccato la parte agricola per gestirla al meglio istituendo la Agri Montresor, con produzione al 100% certificata bio. Quest’anno abbiamo terminato il museo e il wineshop e il 2023 sarà l’anno dedicato allo sviluppo dell’ospitalità e dell’accoglienza in questi nuovi spazi. Siamo la cantina più vicina al centro storico, che dista poco più di 5 chilometri da Piazza Bra, e intercetteremo e accoglieremo i turisti che numerosi vengono a visitare Verona. Apriremo sette giorni su sette ad orario continuato offrendo diversi pacchetti con degustazioni guidate, ma i visitatori che non prenotano potranno sempre degustare i vini in modo autonomo”.
Da questo momento in poi gli investimenti saranno dedicati alla sostenibilità, a partire dal risparmio energetico su cui il lavoro è già cominciato qualche anno fa e ora accelererà come il contesto economico impone. L’obiettivo è ottenere nel giro di qualche anno la certificazione Equalitas, da aggiungere a quelle già riconosciute basate sul sistema Haccp. Tutta la produzione agricola è bio dal 2021 e l’attenzione si focalizzerà in futuro sulla trasformazione e sulla parte commerciale. “Per me è un momento di grande emozione - ha detto Edoardo Montresor, brand ambassador e componente della famiglia fondatrice - un taglio del nastro (andato in scena nei giorni scorsi) che consolida la filosofia di Montresor legata alla storicità del brand grazie alle forze del mondo cooperativo che incredibilmente, perché nessuno se lo aspettava, ha investito nel progetto del mio bisnonno Giacomo, rafforzandolo e portando nuova qualità. Il museo illustra la storia dell’azienda lunga 130 anni e vuole coinvolgere il visitatore nella storicità made in Italy italiano di cui Montresor fa parte”.
La prima sezione del Museo illustra su due pareti opposte, in un parallelo temporale, il percorso aziendale - sorprendente per innovazioni di prodotto e intuizioni di marketing - e gli accadimenti storici nel Veronese. È stato fatto un importante lavoro di ricerca storica e iconografica, che si ritrova nel libro “Cantine Giacomo Montresor: 130 anni di impegno e innovazione” - 112 pagine in doppia lingua (italiano/inglese) a firma di Valeria Chilese. A seguire la sala dedicata alla tradizione vitivinicola narrata attraverso i suoi attrezzi agricoli, da inizio Novecento ad oggi, e poi la terza sezione che celebra e racconta il territorio e i vini Valpolicella: clima, paesaggio, uve e soprattutto l’appassimento e la storia dell’Amarone. Innovative le modalità di presentazione, dagli espositori che raccontano i vini in foggia di astucci di legno per bottiglie giganti con cassetti al cui interno sono raccontate le caratteristiche. E ancora l’esposizione dei grappoli immersi in resina epossidica. Una sorta di “miracolo” riuscito a Emanuele Marchesini, enologo-artista, grazie a una cocciuta sperimentazione perché normalmente non è possibile imprigionare in queste resine materiali organici fermentescibili (che può subire la fermentazione, ndr) come è l’uva. Emanuele Marchesini è l’autore anche della grande opera“Dionisiaco e Apollinea”, realizzata con resine, vino, vinaccioli, vinacce, raspi, foglie di vigna e pigmenti, che si ispira alla filosofia di Nietzsche, il quale individua nell’uomo un equilibrio tra spirito dionisiaco e apollineo, tra caos e razionalità, come il vino è l’elemento che reca in sé follia e ragione. Al temine del percorso, nella sala “Aromi e profumi”, una galleria olfattiva permette ai visitatori di annusare i sentori dei vini, accanto a un grande tino, unica testimonianza della destinazione precedente dello spazio espositivo.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli