Non solo uno dei vini rosati più celebri del mondo: tra i filari della Provenza, ora, si produrrà anche musica. Perchè a Château Miraval, celeberrima tenuta del divo hollywoodiano Brad Pitt e del gruppo russo Stoli (attraverso la sussidiaria Tenute del Mondo, che ha rilevato il 50% delle quote dall’attrice ed ex compagna di Pitt, Angelina Jolie) riaprirà lo Studio Miraval.
Un piccolo pezzo della grande musica mondiale, che riaprirà le porte dopo un importante intervento di ristrutturazione progettato e supervisionato dallo stesso Brad Pitt, e dal produttore francese vincitore Damien Quintard, vincitore di un Emmy Award per la cerimonia di apertura dei Giochi Europei di Baku 2015 (e che ha anche prodotto artisti come Brian Eno, Arca, Parcels e Teodor Currentzis, tra gli altri). Nel 1977, l’allora proprietario della tenuta, il pianista e compositore francese Jacques Loussier, costruì sulla proprietà uno studio di registrazione all’avanguardia, già allora chiamato Studio Miraval, che nel tempo continuò a ospitare sessioni di registrazione, tra gli altri, per “The Wall” dei Pink Floyd, Zucchero, gli AC/DC, The Cure, Sting, The Cranberries e Sade. Lo studio fu attivo nei primi anni 2000 ma rimase inutilizzato per quasi due decenni, fino a oggi. Pitt e Quintard riapriranno lo Studio Miraval completamente riprogettato e aggiornato per il futuro, onorando il passato ma proponendo al tempo stesso una nuova prospettiva sulla discografia, in un panorama mozzafiato che alimenterà sicuramente ogni tipo di espressione creativa.
Oltre alle apparecchiature originali, su cui sono stati registrati molti storici album, lo studio è costruito attorno a un banco progettato da Pitt e Quintard con capacità analogiche/digitali ibride, che vanta un impianto Dolby Atmos completamente integrato per gestire le operazioni di pre-missaggio per il cinema e la televisione. Lo Studio Uno, dal soffitto alto più di 7 metri, ha una sala di controllo da 100 metri quadri e una camera riverberante da 320 metri quadri che conserva quella che Quintard descrive come “l’eredità del suono eccentrico” dell’iconica sala batteria introdotta da Loussier.
La struttura ha anche “ridefinito un notevole riverbero naturale in modo da poter registrare voci o strumenti ovunque nello studio. È davvero uno spazio in cui si può produrre qualsiasi tipo di musica, dal pop al rock, passando per l’hip-hop e la classica”, afferma Quintard. Altrove, ci sono cabine di registrazione, una sala che ospita strepitosi sintetizzatori d’epoca e altre rare apparecchiature, stazioni di lavoro per il montaggio audio e video, un soppalco che domina tutto lo studio, una piscina e una torre collegata allo studio per alloggiare le band e i musicisti ospiti della tenuta, che sia per un giorno o un mese. Con la ristorazione ed il vino forniti, ovviamente, dallo Château Miraval.
“La combinazione della visione di Brad per Miraval con il nostro intento comune di prendere il tempo di fare cose semplici ma belle, ha prodotto qualcosa di unico nel suo genere”, sostiene Quintard.
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