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UNIONE EUROPEA - APICOLTURA: PER MIELE ITALIANO IN ARRIVO 20 MILIONI DI EURO. PROGRAMMA DI AIUTI PER MIGLIORAMENTO 2005-2007

Sarà più dolce il miele italiano, ma soprattutto sarà più facile per produttori e operatori del settore mettere a punto una programmazione a medio termine per far meglio conoscere la produzione italiana ai consumatori: dal miele al polline, dai propoli alla pappa reale alla cera.

La Commissione Europea ha dato il via libera, oggi a Bruxelles, al nuovo programma presentato dall’Italia il 15 maggio 2004 per il miglioramento della produzione e della vendita dei prodotti nel settore dell'apicoltura che si estende dal 2005 al 2007. Sul triennio sono previsti interventi globali per oltre 20 milioni di euro di cui 8 rappresentano la partecipazione finanziaria dell’Unione Europea. I finanziamenti europei saranno così suddivisi: 3.159.581 euro per il 2005; 2.581.783 per il 2006; 2.346.494 per il 2007.

La produzione di miele italiano è stimata sui 100/110.000 quintali e rappresentava il 20-25% della produzione comunitaria. In Italia si consumano ogni anno quasi 400 grammi di miele a testa. Nel settore operano 75.000 apicoltori con 1,1 milioni di alveari che ospitano una popolazione di 55 miliardi di api. Il fatturato supera i 25 milioni di euro.

La qualità del miele è destinata a rafforzarsi anche per l’arrivo dell’etichetta di origine obbligatoria destinata a riconoscere e distinguere il prodotto italiano da quello di importazione. La misura è prevista dal decreto legislativo entrato in vigore in Italia nel luglio 2004 in attuazione di una direttiva europea che prevede l’obbligo di indicare sull’etichetta il paese di origine in cui il miele è stato prodotto.

I contributi varati oggi a Bruxelles, ma la decisione entrerà in vigore il 1 settembre, sono destinati a sostenere interventi che vanno dall’assistenza tecnica alle imprese alla lotta contro la Varroa, dalla razionalizzazione della transumanza alle analisi sul miele, dal ripopolamento delle arnie alla ricerca sulla qualità del prodotto.

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