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LA CURIOSITÀ

Usa, i bianchi d’Italia spopolano nelle carte dei vini di ristoranti di New York, Veneto al top

La fotografia MiBD Analytics. Con la ristorazione Usa in ginocchio causa Covid, ma che sarà fondamentale per ripartire in un mercato vitale
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Soave, bianco top del Veneto, che domina nelle carte dei vini dei ristoranti di New York

La ristorazione, anche in Usa è in ginocchio a causa del Covid. Secondo la The National Restaurant Association, 110.000 ristoranti e locali hanno già chiuso nel 2020 (il 17% del totale), e altri 10.000 rischiano di farlo nelle prossime settimane. E un sondaggio su 6.000 ristoratori, ha rivelato che l’87% ha riportato perdite del 36% del fatturato, e l’83% si aspetta un ulteriore peggioramento nei prossimi 3 mesi. Eppure, come sempre successo nella Storia, gli Usa, non nuovi a brusche frenate e altrettanto impetuose accelerazioni, sapranno ripartire, e saranno ancora fondamentali per il vino italiano, che negli States ha il suo primo mercato che, sostanzialmente, ha tenuto, con una chiusura di 2020 che dovrebbe assestarsi a -2% sul 2019, intorno a 1,7 miliardi di euro, secondo le stime dell’Osservatorio Vinitaly Wine Monitor. Anche grazie ai ristoranti, dove le etichette del Belpaese sono ben posizionate, come racconta l’indagine di MiBd Analytics sulla provenienza delle referenze di vini bianchi nei ristoranti di New York, città icona degli Usa nel mondo.
Se al top ci sono California, Loira e Borgogna, presenti in oltre il 70% delle carte dei vini dei ristoranti della grande mela, l’Italia, in top 15, piazza il Veneto di Soave, Pinot Grigio e Lugana, tra gli altri, nel 56% delle wine list, insieme al Piemonte di Gavi e Arneis, di Timorasso ed Erbaluce di Caluso, per nominarne alcuni, nel 51% delle selezioni. Di poco davanti al Trentino Alto Adige, terra d’elezione per antonomasia della produzione bianchista italiana, con i grandi Pinot Bianco, Chardonnay, Gewürztraminer, Riesling, Müller Thurgau, Nosiola e così via, nel 47% delle carte dei ristoranti. Ancora, presenti nel 42% delle selezioni, ci sono il Friuli Venezia Giulia dei grandi vini del Collio e della Ribolla, per esempio, ma anche la Sicilia con i suoi grandi bianchi da vitigni autoctoni, come Grillo, Catarratto, ma anche grandi espressioni da internazionali, come lo Chardonnay, e non solo. E non manca la Campania, con il Fiano ed il Greco di Tufo, per nominare due tra le sue espressioni bianchiste più celebri, presente nel 37% delle selezioni.

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