Continua a crescere il mercato Usa dei consumi enoici, con le vendite totali negli ultimi 12 mesi che hanno messo a segno un +3% complessivo, portando i fatturati del vino a 71 miliardi di dollari (ed il mese di giugno che supera i 3,9 miliardi). Merito, principalmente, delle produzioni nazionali, cresciute del 2% a quota 48 miliardi di dollari, di cui 44 miliardi di imbottigliato, su del 3%, come rivelano i dati della firm di ricerche di mercato bw166. Una crescita che, stando ai numeri selle spedizioni del primo trimestre 2019 riguarda da vicino il Belpaese, che ha iniziato l’anno con un +5% dei volumi di imbottigliato ed un +20% delle bollicine spedite Oltreoceano, e adesso spera di superare indenne la minaccia dei nuovi dazi previsti dall’amministrazione Trump.
I numeri Nielsen, invece, raccontano come sul canale off-premise le vendite di vini fermi e bollicine Usa siano cresciute meno dell’1% a giugno, toccando comunque gli 808 milioni di dollari, ritmo identico a quello registrato nelle ultime 52 settimane, che portano il mercato dei consumi fuori casa a 11,3 miliardi di dollari. Anche i consumi nei bar, ristoranti, wine bar e locali d’America di vini domestici crescono dell’1%, mentre la crescita maggiore, in termini percentuali, è ancora una volta ascrivibile alla vendita diretta, al +9%, secondo numeri di Wines Vines Analytics/ShipCompliant, a giugno, per un giro d’affari di 145 milioni di dollari e volumi su dell’8%, a quota 393.807 casse (pari a 4,72 milioni di bottiglie, ndr). Negli ultimi 12 mesi la crescita della vendita o della spedizione diretta dalle cantine Usa ai wine lover è stata invece del +7%, per 1,5 miliardi di dollari e 3,11 milioni di casse (37,32 milioni di bottiglie, +5%).
Interessanti i dati che riguardano i formati più venduti: la bottiglia standard (750 ml) è ovviamente la più venduta nell’off-premise, dove vale 10,4 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi (+2%), ma è il cartone da un litro a mostrare la crescita maggiore (+13%), con le mezze bottiglie addirittura al +8%, cui fa da contraltare il crollo dei formati superiori alla magnum, giù del 9%, e le stesse magnum segnano il -5% delle vendite. Nel complesso, il vino in box, di ogni formato, cresce dell’80%, mentre il giro d’affari del vino in lattina, che tanto fa parlare di sé, pur crescendo, è di appena 90 milioni di dollari nell’ultimo anno. Infine, i numeri che riguardano il lavoro nelle cantine Usa, con le assunzioni in calo a giugno, specie nel settore vendite e marketing (-32%), ma anche il personale destinato a visite, degustazioni e attività direct to consumer ha visto un calo delle assunzioni del -14%, mentre resiste la richiesta di personale di cantina (-3%).
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