Secondo molte analisi e studi, i Millennials, i giovanissimi, guideranno la crescita dei consumi di vino nel mondo. Anche in Usa, ad oggi primo mercato mondiale per il nettare di Bacco (e per l’Italia enoica), in attesa del sorpasso della Cina, atteso nel giro di qualche anno. Eppure, a guardare l’ultimo sondaggio di Gallup sulle preferenze “alcoliche” degli americani, qualche dubbio sorge. Perchè i giovani americani, al vino, preferiscono di gran lunga la birra che i superalcolici.
In un trend generale che vede, peraltro, la birra rimanere la bevanda preferita dei bevitori americani (è la prima scelta per il 38%), e i liquori (29%) insidiare il vino al secondo posto (30%). Un divario molto più ampio se si guarda alle classi di età: tra i 18 ed i 34 anni, la birra è la bevanda alcolica bevuta più spesso (41%), di poco davanti ai liquori (39%), mentre il vino è la prima scelta solo per il 16% dei giovanissimi.
Ed il podio resta lo stesso anche tra i 35 ed i 54 anni di età: birra al top con il 41% delle preferenze, poi i liquori con il 32%, ed il vino a seguire con li 24%.
A preferire il nettare di Bacco alle altre bevande in Usa, dunque, sono ancora le persone più mature: tra gli over 55 è la bevanda preferita per il 44% dei consumatori, ancora più della birra (34%), e dei liquori (20%).
Altra differenza notevole, nelle preferenze, è quella di genere: il vino è la bevanda consumata più spesso solo da 15% degli uomini, che brindano molto più spesso con la birra (55%) e con i liquori (26%), mentre per le donne il più gettonato è proprio il frutto della vite con il 45%, davanti ai liquori (32%) e alle birra (21%).
Ancora, emerge come il vino, in Usa, sia la bevanda preferita delle persone con un’istruzione più elevata (il 48% per chi ha conseguito titoli di studio post laurea), e di quelle con un reddito più elevato (il 35% per chi ha un’entrata annuale superiore ai 100.000 dollari).
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