Le esportazioni di vino italiano, nel 2022, hanno confermato gli Stati Uniti come prima meta, capace di fatturare ben 1,86 miliardi di euro (dati Istat), poco meno di un quarto di tutto l’export enoico tricolore, che ha chiuso l’anno a quota 7,87 miliardi di euro. Non molto distante da quello che è stato il totale delle importazioni di vino in Usa nello stesso periodo, che hanno raggiunto i 6,68 miliardi di euro (+3,7% sul 2021), per un totale di 1,43 miliardi di litri (+3,3%), ed un prezzo medio di 4,64 euro al litro (+0,4%), come emerge dai dati dell’Oemv - Observatorio Español del Mercado del Vino.
In termini di tipologie, le importazioni di imbottigliato fermo hanno rappresentato un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro, gli spumanti hanno raggiunto un valore di 1,8 miliardi di euro e lo sfuso ha mosso 380 milioni di euro. Davanti all’Italia - che secondo i dati delle dogane statunitensi analizzati dall’Oemv, in totale, avrebbe esportato 2,1 miliardi di euro di vino - tra i principali esportatori sul mercato Usa c’è la Francia, con 2,4 miliardi di euro, seguita sul podio dalla Nuova Zelanda, a 536 milioni di euro. Staccatissima, invece, la Spagna, terza potenza del vino mondiale. che in Usa ha fatturato appena 360 milioni di euro.
Francia e Italia, insieme, rappresentano così il 68% di tutto il vino importato dagli Stati Uniti, ed entrambe hanno segnato nel 2022 il loro record, a valore, sul principale mercato mondiale per import di vino. La Francia, però, spunta un prezzo medio decisamente più alto: 12,24 euro al litro, contro i 5,49 euro al litro del vino italiano. Non ha concorrenza, invece, lo spumante made in Italy, a quota 125,5 milioni di litri esportati nel 2022 (+10,3%), più del doppio delle bollicine francesi (51 milioni di litri, -2,4%) che, però, hanno fatturato molto di più di quelle italiane: più di 1 miliardo di euro conto 607 milioni di euro, ed un prezzo medio, trainato dallo Champagne, di 20,52 euro al litro contro i 4,34 euro al litro degli spumanti italiani.
Curioso il dato del Canada, secondo esportatore a volume (dietro all’Italia, con 384 milioni di litri), a quota 211 milioni di litri di vino spedito ai vicini Usa, praticamente tutto sfuso a prezzo estremamente basso. Gli Usa, che hanno superato a valore la Gran Bretagna ormai da diversi anni, si sono affermati, per la prima volta, anche il primo importatore mondiale a volume, superando di slancio sia la Germania che la stessa Gran Bretagna.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024