La pappa reale fa bene al corpo, ma soprattutto allo spirito. Parola di “Aristotele”, il primo progetto pilota in Italia per l’inserimento delle persone disabili in apicoltura che, dal 10 al 12 settembre, in Toscana a Montalcino, per la “Settimana del Miele”, presenterà i frutti di un intenso ed accurato lavoro di formazione sul piano professionale quanto sociale. Il volto buono e più umano dell’agricoltura moderna che ha permesso a dieci persone, per lo più giovanissimi con problemi fisici (portatori di handicap o paraplegici), di diventare con successo e passione produttori di pappa reale. L’idea, ma soprattutto il merito, di questo progetto è tutta di Copait, l’Associazione dei Produttori Italiani di Pappa Reale che, di concerto con l’Inail, ha dato vita, nel marzo 2004, a questo inedito percorso di formazione e inserimento lavorativo che in breve tempo è andato letteralmente tutto esaurito.
“Le opportunità occupazionali offerte da questo settore - sottolineano Maria Teresa Falda e Bruno Pasini, esperti apicoltori e fondatori dell’Associazione Produttori Pappa Reale Italiana, che raccoglie 98 aziende in 18 regioni - sono molto vaste ed il lavoro semplice ed alla portata di tutti. La produzione di pappa reale e l’estrazione del prodotto dalle cellette consiste in una serie di gesti ripetitivi da svolgere stando perlopiù seduti, e questo la rende un mestiere ideale per persone disabili, paraplegiche o con sindrome di Down una volta presa confidenza con le api e con le quali si instaura anche un vero e proprio legame affettivo”.
Un’opportunità importante per questi giovani, ma anche una ricchezza per le stesse aziende apistiche che, da anni, lamentano la cronica mancanza di manodopera specializzata in tutto il settore che limita le potenzialità produttive delle aziende alimentando le esportazioni di pappa reale da Paesi come la Cina che non forniscono, però, sufficienti garanzie in termini di qualità e condizioni igienico-sanitarie.
Di questa ed altre problematiche, i produttori discuteranno ampiamente nella “tre giorni” di Montalcino, dei veri e propri “Stati Generali” del miele, nei quali è stato organizzato un apposito convegno nazionale dal titolo “La pappa reale italiana: da cibo dell’ape regina a sostanza benefica per l’organismo umano. Composizione, condizioni e metodi per una migliore produzione aperta a nuovi mercati”. Una riflessione ampia e dovuta in un Paese come l’Italia, in cui l’apicoltura è tra le più avanzate al mondo ma che non riesce ad esprimere per intero il proprio potenziale produttivo.
La pappa reale: caratteristiche, dati e mercato
La pappa reale, che si presenta come una sostanza gelatinosa dal colore biancastro e dal caratteristico sapore acidulo, è prodotta dalle api nutrici in età compresa tra il 5° ed il 14° giorno dalla loro nascita, come secrezione di speciali ghiandole che si trovano vicino alla mandibola (ipofaringee), e destinata all’alimentazione dell’ape regina per tutta la sua vita e delle larve nei loro primi giorni.
La pappa reale contiene proteine, zuccheri, lipidi, aminoacidi essenziali, acidi grassi, quasi tutte le vitamine, e numerosi minerali, tra cui calcio, potassio, sodio, magnesio e zinco. La sua composizione è talmente complessa che non tutte le sostanze presenti sono state identificate: questo il motivo per cui non è possibile riprodurre artificialmente in laboratorio la pappa reale.
L’attuale produzione nazionale di pappa reale è pari al 3% del consumo italiano, stimato in 400 quintali (sottostimati), provenienti quasi totalmente dalla Cina. Del prodotto cinese, però, sono già stati resi evidenti difetti qualitativi, tanto da doverne bloccare in passato le importazioni avendone riscontrata la presenza d’antibiotici in Europa proibiti.
Secondo le stime del Ministero dell’Agricoltura, la pappa reale genera un giro di affari di 25,7 milioni di euro. Il 35% della pappa reale venduta in Italia è confezionata in flaconcini, il 50% viene miscelata ad altri alimenti (miele ...), il 15% viene impiegato in cosmetica o liofilizzato. I canali di vendita privilegiati sono le farmacie e le erboristerie (50%). La produzione mondiale di pappa reale è di 15.000 quintali annui: la Cina è il principale Paese produttore, con 8.000 quintali annui, e ne esporta “ufficialmente” 4.500/5.000 quintali.
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