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GESTIONE DEL TERRITORIO

Verso un “Registro delle associazioni nazionali delle Città del Vino e dell’Olio”

La proposta di legge per istituirlo al Ministero dell’Agricoltura, presentata dall’onorevole Pino Bicchielli: “serve un coordinamento”
CITTÀ DEL VINO, CITTÀ DELL'OLIO, REGISTRO NAZIONALE, Non Solo Vino
Arriva la proposta di legge per il “Registro delle associazioni nazionali delle Città del Vino e dell’Olio”

“Le città identitarie di produzione enologica e olearia hanno un ruolo fondamentale nelle politiche di promozione dei territori proponendosi come strumento di progettualità e di attrazione di investimenti per realizzare occasioni, eventi e progetti di marketing territoriale che permettono ad un singolo territorio o più territori di un’area omogenea di condividere una strategia comune nella difesa della cultura, della storia, delle origini, del territorio, del paesaggio e, soprattutto, delle loro specificità produttive agricole e alimentari d’eccellenza”. Parole dell’onorevole Pino Bicchielli, primo firmatario della proposta di legge per Istituire, al Ministero dell’Agricoltura, il “Registro delle associazioni nazionali delle Città del Vino e dell’Olio” e riconoscere il loro operato, in modo da capitalizzare le loro attività di valorizzazione e di promozione del patrimonio enogastronomico italiano nonché di superare la frammentazione dell’offerta attraverso la promozione di progetti nazionali di eccellenza legati direttamente alle produzioni. E’ l’obiettivo principale della proposta di legge, presentata ieri a Roma, alla Camera dei Deputati, accolta con soddisfazione dall’Associazione Nazionale Città del Vino e dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
“Un ringraziamento all’onorevole Pino Bicchielli, ed a tutti i firmatari della proposta di legge - sottolinea Angelo Radica, presidente delle Città del Vino - per questa proposta di legge, che permetterà di dare ancora più forza a tutti quei comuni italiani, territori ed aziende, che puntano come elemento identitario, sociale ed economico, su vino e olio. Due pilastri della Dieta Mediterranea, della nostra cultura e del paesaggio, due eccellenze enogastronomiche che tutto il mondo ci invidia. L’istituzione di un Registro nazionale va nella direzione auspicata e per la quale abbiamo lavorato”.
“L’olio e il vino sono eccellenze della cultura enogastronomica italiana - spiega Michele Sonnessa, presidente delle Città dell’Olio - ma sono anche tra le principali motivazioni di viaggio di tanti turisti che desiderano conoscere le nostre bellezze paesaggistiche, i paesi ed i luoghi di produzione, il patrimonio artistico di cui l’Italia è ricca. Riconoscere il valore identitario delle colture dell’olio e del vino e il ruolo che hanno nella crescita di un territorio, come origine, è uno straordinario passo in avanti. La proposta di legge per l’istituzione del Registro Nazionale delle Città del Vino e delle Città dell’Olio è, dunque, un’opportunità che premia il lavoro di promozione del prodotto e del territorio che svolgiamo quotidianamente per cui ringrazio l’onorevole Pino Bicchielli e tutti i firmatari”.
Come si legge nella proposta, “le associazioni nazionali delle Città dell’Olio e del Vino rappresentano un bacino di oltre mille enti territoriali e piccoli e medi comuni diffusi in tutta Italia, che non godono di uno strumento di coordinamento e di rappresentanza per la partecipazioni ai processi decisionali e di programmazione”. Un piccolo tesoro da valorizzare.

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