La fine dell’anno è, tradizionalmente, momento i cui si fanno i buoni propositi per quello che arriva. Ed uno di questi potrebbe essere di portare nella propria cantina etichette da sogno. Come l’Amarone della Valpolicella Classico Selezione di Giuseppe Quintarelli, una cui bottiglia, in media, nelle enoteche del mondo, si trova a 1.135 euro, o, magari, una di Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, che sta sui 1.108 euro. Con due mostri sacri dei rispettivi territori, che sono al momento i vini italiani più costosi del mondo secondo Wine-Searcher, il portale che incrocia costantemente i prezzi di oltre 91.000 tra wine merchant ed enoteche (escluse le quotazioni delle aste). Nella classifica, sul podio, c’è anche il Barbaresco Crichet Paje di Roagna, a 738 euro a bottiglia in media, seguito dal Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa, davanti ad un altro mito come il Masseto, a 704 euro. Più “abbordabile”, si fa per dire, una bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva di Case Basse di Gianfranco Soldera, che viaggia sui 653 euro a bottiglia, davanti a quello che, probabilmente, è il vino più sorprendente in questa speciale classifica, il Calvari Refosco Colli Orientali del Friuli di Miani, a 620 euro a bottiglia, davanti ad un’altra etichetta di Quintarelli, l’Amarone della Valpolicella Classico Riserva, a 613 euro. A chiudere la “top 10” italiana, il Barolo Monprivato Cà d’Morissio di Giuseppe Mascarello e Figlio a 556 euro a bottiglia, ed il Barolo Vite Talin di Luciano Sandrone, a 536 euro. A seguire, nella “top 10”, un’altra decina di grandissimi nomi del vino italiano: c’è ancora Case Basse, da Montalcino, con il Toscana Igt (100% Sangiovese) a 516 euro, di poco davanti al Barolo di Giuseppe Rinaldi a 514, al Brunello di Montalcino Riserva della Tenuta Greppo di Biondi Santi a 502, al Barolo Otin Fiorin Piè Franco Michet di Cappellano a 501, al Barolo Artist Laberl di Bartolo Mascarello a 436. Chiudono, con quotazioni da 418 a 376 euro, il Barolo Granbussia Riserva di Poderi Aldo Conterno, il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice di Avignonesi, il Passito Bianco Amabile del Cere di Quintarelli, ed i Barbaresco Sorì San Lorenzo e Sorì Tildin di Gaja.
Diversa, invece, la classifica per “qualità”, che Wine-Searcher stila incrociando i punteggi di più fonti della critica (con i giudizi di Antonio Galloni, Jancis Robinson, The Wine Advocate, Luca Gardini, La Revue Du Vin de France, Wine Spectator, Wine Enthusiast e Cellar Traker, ndr). Con 95 punti, per il Belpaese, ci sono, nell’ordine, l’Occhio di Pernice di Avignonesi, il Barolo Monfortino Riserva di Conterno, il Sorì San Lorenzo di Gaja, il Masseto, il Solaia di Antinori, il Brunello di Montalcino Cerretalto di Casanova di Neri ed il Sassicaia della Tenuta San Guido. Tanti, poi, i vini che mettono insieme un punteggio di 94 punti: dal Vin Santo di Avignonesi al Sorì Tildin di Gaja, dal Refosco Calvari di Miani al Barolo Romirasco Bussia di Aldo Conterno, dal Recioto della Valpolicella di Quintarelli al Baorlo Granbussia di Aldo Conterno, dal Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno al Redigaffi di Tua Rita, dal Barolo Aleste Cannubi-Boschis di Sandrone al Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa, dal Brunello di Montalcino Riserva della Tenuta Greppo di Biondi Santi al Barolo Sperss di Gaja, dal Brunello di Montalcino Riserva di Poggio di Sotto al Messorio de Le Macchiole, dal Barbaresco Vigneto Valeirano Riserva de La Spinetta al Barolo Monprivavo di Giusteppe Mascarello e Figlio, dal Barolo Vigna Rionda Riserva di Massolino al Barolo Cerretta di Giacomo Conterno. Vini da sogno per brindare, magari, al 2019 che finisce e al 2020 che arriva, o da mettere e tenere ancora in cantina, e da stappare nella classica occasione speciale.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024