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VINITALY 2012 - FAMIGLIE AMARONE: “IN UNIONE EUROPEA POLITICHE LOW COST COMPROMETTONO L’IMMAGINE DELL’AMARONE DELLA VALPOLICELLA. AL VIA L’OSSERVATORIO INTERNAZIONALE SULLE DINAMICHE DEI PREZZI

“Stiamo assistendo impotenti a esempi eclatanti di vendite low cost, con bottiglie presenti sugli scaffali a prezzi sconcertanti. Una tendenza in espansione che coinvolge la Svezia ma non solo. Ad esempio in Danimarca il prezzo varia 10 a 17 euro per almeno una decina di marchi e in Germania abbiamo addirittura rintracciato un brand che al supermercato vende a 9 euro e 90 centesimi”. Così Sandro Boscaini, presidente delle Famiglie dell’Amarone, a Vinitaly, ha commentato le rilevazioni 2008-2011 del Systembolaget, il monopolio svedese che regola uno dei mercati principali per l’amarone con oltre un milione di bottiglie importate.

In Svezia, l’aumento di vendita di amarone è stato impressionante con una crescita di oltre il 100% negli ultimi tre anni. Questo incremento ha determinato un abbassamento dei prezzi con nove bottiglie su dieci delle nuove importazioni vendute sugli scaffali a meno di 27 euro. Per le Famiglie dell’Amarone, associazione che riunisce in squadra 12 produttori di pregio della Valpolicella che insieme esprimo il 21% del fatturato vinicolo veronese, “ciò significa che, considerate le forti tasse e il costo del sistema distributivo, il conseguente prezzo medio di vendita dal produttore in cantina non arriva ai 10 euro”. Tra le ragioni principali del “declassamento” dell’Amarone quella dell’iperproduzione che, negli ultimi anni, ha visto aumentare di 2,5 volte le bottiglie sul mercato, privilegiando l’omologazione al ribasso e la presenza in canale di distribuzione di massa. Per monitorare le dinamiche del mercato, l’associazione ha deciso di avviare un “Osservatorio dell’Amarone” sulle principali piazze internazionali.

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