Per le imprese, anche per quelle del vino, le banche e la finanza, in un modo o nell’altro, sono sempre più importanti. E interagiscono le une con le altre in molti modi diversi. Con finanziamenti diretti, per esempio, o con prodotti e servizi ad hoc, come raccontano due notizie recenti, che vedono protagoniste, in un caso, la Piccini 1882, storica azienda vinicola toscana attiva in molte regioni italiane, ed un pool composto da Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) e Cassa Depositi e Prestiti, e, nell’altro, Terre Cevico, tra le più grandi cooperative di Italia e di Romagna, ed Unicredit.
“Lanciare nuovi prodotti, aprire filiali in altri Paesi con possibili acquisizioni e supportare maggiormente le attività da parte dell’Intelligenza artificiale. Sono questi alcuni degli obiettivi di sviluppo di Piccini 1882, storica azienda vinicola toscana attiva in molte regioni italiane, con una rete di distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale ed esportatrice in oltre 90 Paesi, che ha concluso un’operazione di finanziamento da 36 milioni di euro con Intesa Sanpaolo, che ha avuto anche un ruolo di coordinamento, insieme a Banca Monte dei Paschi di Siena e Cassa Depositi e Prestiti”, spiega una nota. “Questa operazione - ha detto il presidente Mario Piccini - segna l’inizio di una nuova fase: vogliamo crescere più rapidamente ed essere protagonisti in un mercato in continua evoluzione”, con il dg Piccini 1882, Davide Profeti, che ha sottolineato come l’azienda è “pronta a guidare il cambiamento”.
UniCredit e Terre Cevico, invece, “hanno sottoscritto un accordo di filiera per agevolare i soci della storica cooperativa vitivinicola di Lugo nell’accesso alle risorse che la banca mette a disposizione per rafforzare le potenzialità di sviluppo della catena produttiva, supportando la realizzazione di investimenti funzionali alla crescita”. A tal fine, infatti, spiegano le due realtà, “UniCredit rende disponibili consulenza specializzata, formazione, prodotti e soluzioni specifiche in grado di coprire le esigenze di liquidità su tutta la filiera a supporto degli investimenti finalizzati ai processi di adeguamento tecnologico e della transizione Esg. A ciò si aggiungono le opportunità messe a disposizione dalla banca per le aziende interessate allo sviluppo dell’export”. “L’accordo siglato con UniCredit - ha detto Franco Donati, presidente Terre Cevico, gruppo cooperativo di primo livello con 992 soci - rappresenta uno strumento di sviluppo e sostegno della nostra filiera. Senza un corretto supporto finanziario le aziende agricole, in particolare quelle in crescita e con forte spirito imprenditoriale, non possono evolversi, le meno strutturate rischiano perfino di uscire dal mercato. La nostra catena di fornitura rappresenta un asset strategico fondamentale che con senso di responsabilità dobbiamo contribuire a supportare e sviluppare. Con questo accordo diamo ai nostri soci un’opportunità in più. Una base sociale equilibrata e solida rappresenta il presupposto per il futuro della Cooperativa stessa, in un percorso che va realizzato insieme”. “L’accordo sottoscritto con Terre Cevico, storica realtà d’eccellenza produttiva della Romagna, è un esempio del nostro impegno a supporto del comparto vitivinicolo. Grazie alla presenza capillare di gestori e specialisti Agribusiness sul territorio, siamo in grado di offrire soluzioni su misura alle specifiche esigenze delle imprese dell’agroalimentare. In questo modo garantiamo un sostegno concreto ad un segmento produttivo d’eccellenza del made in Italy, continuando a favorire gli investimenti e agevolando percorsi di crescita che sfruttano le leve dell’innovazione e della sostenibilità”, ha concluso Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit.
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