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TENDENZE

Vino.com: nel primo semestre 2022, crescono Prosecco, Toscana e Verdicchio

Nei dati analizzati da Nomisma Wine Monitor l’andamento di Amarone, Barolo e Champagne (con il 75% delle bottiglie acquistate dagli over 40)
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I trend di vendita di Vino.com

Tra le bollicine, forti crescite per il Prosecco Doc, mentre tra i rossi emergono i toscani, con il Nobile di Montepulciano e i Toscana Igt, mentre per i bianchi si segnala un aumento nelle vendite di Verdicchio dei Castelli di Jesi: ecco i trend di vendita delle denominazioni e le nuove tendenze nei consumi emersi dall’analisi dei dati di vendita del primo semestre 2022 su Vino.com, curata da Nomisma Wine Monitor. Nel 2021, invece, i vini a denominazione cresciuti di più nella propria categoria sul 2020 nelle vendite online sono stati il Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria per i rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt per i rosati (+86%). A trainare queste vendite sono soprattutto gli uomini che per tutte e quattro le denominazioni analizzate, sono responsabili di oltre l’80% delle bottiglie acquistate nel corso dell’anno, mentre sulla suddivisione per fascia di età emerge qualche differenza.

Il secondo focus dell’Osservatorio ha analizzato, quindi, la ripartizione regionale delle vendite dei top 4 vini a denominazione del 2021. La Lombardia rappresenta la prima regione di acquisto, con percentuali che vanno dal 25% delle vendite totali nel caso del Salento Igt a oltre il 36% per il Lugana. Al secondo posto, a diverse lunghezze, il Lazio sia per il Primitivo di Manduria (15%) sia per il Salento Igt (14%), il Veneto per il Lugana (14%) e l’Emilia-Romagna per il Valdobbiadene Prosecco Superiore (12%). Il prezzo medio delle bottiglie vendute è stato di 8,69 euro per il Primitivo (sostanzialmente stabile rispetto al 2020), 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt, la denominazione che ha registrato il maggior incremento di prezzo rispetto all’anno precedente (+8,6%).

Accanto alla disamina sui vini a denominazione che hanno registrato la crescita più alta, il secondo focus dell’Osservatorio ha allargato l’approfondimento a tre importanti fine wines: Amarone della Valpolicella, Barolo e Champagne. Anche in questo caso, la Lombardia si conferma come prima Regione di acquisto, seguita dal Lazio per Amarone e Barolo, mentre per lo Champagne è l’Emilia-Romagna a strappare il secondo posto, con l’11% delle bottiglie acquistate nell’anno.

“Se per tutti e quattro i vini la Generazione X rappresenta la fascia prevalente di acquisto, nel caso degli under 40 si registra una maggior predilezione verso il Primitivo di Manduria, mentre, al contrario, i baby boomer sono più orientati al consumo di Lugana”, dichiara Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor by Nomisma. “L’analisi sugli acquirenti di fine wines online ha messo in luce come quasi il 75% delle bottiglie di Champagne sia acquistato dagli over 40, mentre Millennials e Gen Z sono più interessati ad Amarone e Barolo”, conclude Pantini.

“Da un punto di vista dell’evoluzione socio-economica e tecnologica della nostra società è molto interessante notare come l’età o la provenienza geografica dei consumatori di vino online stiano influenzando e facendo evolvere l’e-shopping di vini e spirits”, sottolinea Andrea Nardi Dei, Ceo & Founder Vino.com.

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