Da domani, anche in Italia, tutti i vini imbottigliati dalla data dell’8 marzo 2024, dovranno essere etichettati secondo le nuove norme previste dal Regolamento europeo n.2021/2117, riportando l’elenco degli ingredienti, segnalando l’eventuale presenza di allergeni (come i solfiti) e riportare la dichiarazione nutrizionale non solo. Tutto, o quasi (presenza di allergeni e valore energetico, saranno comunque sulle etichette “fisiche”), anche tramite Qr code, come previsto dalla normativa Ue, entrata in vigore l’8 dicembre 2023, con successiva proroga concessa dal Ministero dell’Agricoltura italiano (relativamente ai vini in circolo nel solo Belpaese, ndr) per adeguarsi alle nuove norme europee, che scade oggi. Così, dunque, anche il vino guadagnerà in trasparenza nei confronti del consumatore, tema sempre più importante, con tante informazioni che, dunque, saranno fornite in digitale, con tante piattaforme che su questo hanno investito, consentendo ai produttori di fornire su un portale tutte le informazioni relative ad ogni singola bottiglie, aggiornate in modo automatico e tradotte automaticamente in tutte le lingue dell’Unione. Come consente di fare, tra le altre, “Brindo”, il servizio di etichettatura digitale sviluppato per il settore vinicolo da GS1 Italy Servizi, la società nata per supportare l’adozione delle soluzioni GS1 Italy.
“Brindo è veloce, facile da gestire, poco costoso da implementare e molto sicuro, perché tutte le informazioni che fornisce sono gestite direttamente dall’azienda titolare del prodotto” spiega Federico Mittersteiner, Operation Manager GS1 Italy Servizi. “Ma Brindo è smart anche per i consumatori, perché permette di accedere subito alle informazioni certificate sul prodotto, semplicemente inquadrando il Qr code con la fotocamera del proprio smartphone, senza dover installare alcuna app”.
Un servizio adottato già da decine di cantine italiane, compresa Argiano, firma del Brunello di Montalcino 2018, n. 1 nella “Top 100 2023” by “Wine Spectator”, sottolinea GS1 Italy Servizi.
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