Il vino italiano non è certo indifferente alla difficoltà del quadro economico e sanitario che tutto il mondo sta vivendo. Eppure, almeno i suoi territori più importanti mostrano una solidità ed un appeal importante, tanto che sempre più spesso gli istituti di credito nazionali accordano loro fiducia, con i Consorzi come soggetti di riferimento. Come il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che ha siglato un accordo con UniCredit, oggi istituto di credito leader in Italia, per accompagnare la crescita delle cantine, sostenendone investimenti e soprattutto liquidità a seguito dell’emergenza Covid-19.
Grazie a quest’intesa, spiega una nota del Consorzio, la Banca concederà alle imprese associate un finanziamento agrario per smaltire gradualmente le scorte di Barolo 2016 e Barbaresco 2017, della durata di 36 mesi a zero commissioni di rimborso anticipato e garanzia Ismea. Inoltre, UniCredit metterà a disposizione delle aziende il “Prodotto Riserva”, un finanziamento aggiuntivo della durata di 84 mesi, con un importo minimo di 10.000 euro e con le stesse garanzie.
“Siamo convinti che questo finanziamento possa rappresentare un valore aggiunto per le aziende associate che si ritrovano a dover gestire scorte importanti di Barolo e Barbaresco in questo periodo complicato. Anche se le nostre denominazioni sono in buone condizioni è importante mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili e l’accordo con UniCredit può fare la differenza soprattutto in termini di liquidità”, ha commentato Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di tutela.
“Anche quest’accordo - ha commentato Fabrizio Simonini, Manager Nord Ovest UniCredit - che si somma alle numerose iniziative realizzate dall’inizio della pandemia, rientra in un più ampio progetto di sostegno alle aziende del territorio. Abbiamo studiato soluzioni di finanziamento ad-hoc che possano accompagnare passo dopo passo gli imprenditori, rassicurandoli con la nostra presenza e professionalità, per aiutarli a uscire dalla crisi derivante dall’emergenza del coronavirus”.
Un accordo, quello siglato con Unicredit, che si aggiunge a quello già siglato a luglio con un’altra realtà leader del sistema bancario italiano (Intesa San Paolo).
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