Per conquistare i mercati del mondo, e dell’Asia in particolare, il vino italiano, con la sua complessità e varietà, ha bisogno prima di tutto di fare cultura. Settore in cui stanno investendo in molti, come la 3iC (Italian International Indigenous Center For Wine And Food Studies), la nuova scuola internazionale di vino e cibo ideata e diretta da Ian d’Agata, una delle firme enoiche più autorevoli al mondo, che si prepara alle sue prime lezioni all’estero, il 28 ed il 29 dicembre, a Shanghai, dopo il successo del primo corso “Piedmont Wine Specialist”, di scena lo scorso maggio, al Castello di Costigliole d’Asti e al Castello di Barolo, in collaborazione con il Consorzio Barbera D'Asti e Vini del Monferrato.
La tappa di Shanghai sarà una due giorni intensiva sulle uve autoctone e internazionali, sui grandi vini, e le denominazioni che hanno reso il Piemonte celebre nel mondo, e che fa parte delle 3iC Seminar Series, corsi monografici mirati ai giovani professionisti internazionali del vino che si stanno avvicinando all’affascinante ma complesso mondo del vino italiano.
Questo primo corso monografico è stato organizzato a Shanghai da Ian d’Agata in collaborazione con i suoi due migliori studenti e ora collaboratori storici: Lingzi He, diventata in questi anni il Chief Education Officer della prestigiosa scuola di Shanghai, il Grapea Institute, e il wine writer Michele Longo, il più stretto collaboratore di Ian, co-curatore per l’Italia del prestigioso Pocket Wine Book di Hugh Johnson (la più venduta guida di vino al mondo grazie alle sue 42 edizioni) e che ha contribuito a realizzare le dispense scientifiche su cui si cimenteranno gli allievi.
La scuola 3iC è un nuovo impegno del Progetto Vino & Food creato da Ian d’Agata per Collisioni ormai otto anni fa, mirato, insieme all’Indigena festival e l’Indigena World Tour, all’insegnamento, alla divulgazione e alla promozione del vino italiano.
“Sono davvero orgoglioso di tutte le iniziative create per Collisioni, ma il centro studi 3iC ha per me un’importanza capitale. Educare al gusto italiano - spiega Ian d’Agata - far conoscere a questi giovani professionisti le caratteristiche dei vini prodotti con specifici vitigni, approfondire il valore intrinseco dei nostri vini e della nostra agricoltura con precisione e rigore, significa investire sul nostro futuro”.
E così la squadra di 3iC si sposterà a Shanghai, per la prima delle “3iC Seminar Series” interamente dedicate alle denominazioni italiane. La tappa di Shanghai è stata ideata in sinergia con Piemonte Land Of Perfection, l’ente che raccoglie i maggiori consorzi di tutela e che ha come missione primaria l’educazione e la formazione alle grandi denominazioni piemontesi.
“Un progetto dove cultura, formazione e promozione si incontrano - commenta Filippo Mobrici Presidente di Piemonte Land of Perfection - se il merito del successo del Piemonte all’estero va alle nostre aziende e ai nostri produttori che ogni giorno promuovono i vini della regione nel mondo, compito dell'istituzione è sostenerli investendo come fa la Francia da decenni in formazione e didattica per preparare loro il terreno”.
A Shanghai si parlerà di Barbera d’Asti e Nizza, Nebbiolo d'Alba, Moscato d’Asti, Gavi, Grignolino d’Asti, Ruché del Monferrato Casalese, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco e di Casorzo, Roero e Roero Arneis, e molti altri ancora, al fine di trasmettere agli studenti la varietà e la ricchezza del grande patrimonio di uve autoctone che ha il Piemonte e dei grandi vini che ne derivano.
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