Vino in lattina: i wine lovers italiani (e forse anche quelli francesi), per la maggior parte, rabbrividiscono solo al pensiero di bere il nettare di Bacco da una lattina: negli States invece piace, e molto. La lattina è, per lo meno nel Belpaese, strettamente correlata alle bibite gassate e alla birra. Per questo, si pensava che chi negli Usa e anche in Gran Bretagna aveva lanciato sul mercato vino in lattina fosse destinate al fallimento, trattandosi di una semplice moda, tra le tante, di passaggio. Tutt’altro: secondo i dati di Forbes, il mercato negli States vale 3,3 miliardi di dollari, con un aumento del 43% di anno in anno delle vendite. Per la rivista, i consumatori sono sempre più di larghe vedute, per questo non guardano più al vino in lattina con sguardo diffidente. Così, sempre più aziende lanciano sul mercato la loro linea di “wine in cans”, e se ne trova di tutti i tipi: rossi, bianchi, rosati, ma anche i cosiddetti cockatils a base di vino, a cui viene aggiunta della limonata, o altre bibite aromatizzate.
Ma a chi piace di più il vino in lattina? La sua maggiore praticità, rispetto alle bottiglie in vetro da 0,75 litri, ha giocato un ruolo fondamentale nella conquista dei Millennials: le lattine sono più adatte a pic nic e gite fuori porta, concerti, festival e anche a bevute passeggiando ...
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