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VINO E FIERE

“Wine Paris” sempre più fulcro del mercato mondiale del vino. E l’Italia raddoppia la sua presenza

Dal 10 al 12 febbraio 2025, a Parigi, torna la grande kermesse internazionale firmata Vinexposium. Il Belpaese presente in massa, con tanti big
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“Wine Paris” sempre più fulcro del mercato mondiale del vino (ph: Phillippe Labeguerie)

Parigi, una delle grandi capitali mondiali, si conferma sempre più piazza internazionale del mercato del vino. Su cui tutti i più importanti Paesi produttori, a partire dalla Francia, ovviamente, ma anche l’Italia, guardano per intessere relazioni commerciali e far crescere il business, anche in tempi difficili per il mercato enoico, come quelli che stiamo vivendo. Lo conferma in maniera plastica la crescita di “Wine Paris”. Che tornerà con l’edizione n. 6, dal 10 al 12 febbraio 2025, trasformando la capitale francese nell’epicentro mondiale della filiera del vino e degli alcolici. “Dopo tre anni di forte crescita, l’evento continua a registrare un aumento con oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi produttori e 50.000 visitatori da 140 Paesi”, sottolinea una nota dell’organizzatore della fiera, Vinexposium. Che spiega come “Wine Paris”, “ha raggiunto una portata internazionale senza precedenti, assicurandosi la posizione di punto di riferimento unico e mondiale e strumento di influenza economica e politica. Mentre il settore affronta profondi cambiamenti geopolitici, economici e ambientali, l’edizione n. 6 si preannuncia strategica per fornire soluzioni concrete e sostenibili per tutta la filiera”.
E se la Francia, ovviamente, sarà il Paese più presente (con espositori in crescita del 7% quest’anno), l’Italia segue a ruota e cresce ancora. Il Belpaese, infatti, raddoppia ancora una volta la sua superficie espositiva, ospitando 30 partecipazioni collettive regionali. “Con un padiglione dedicato, ancora più grande del 2024 (Padiglione 6), l’Italia conferma la sua massiccia partecipazione a questa nuova edizione di “Wine Paris”. la Tra le novità spiccano partecipazioni come Santa Margherita Donnafugata, Lamborghini e Mack & Schühle Italia, ma anche Unioncamere Puglia per la Regione Puglia. Questa edizione registra anche il ritorno di protagonisti come Piccini 1882, Zonin1821, Fantini Group e Planeta, senza dimenticare le partecipazioni del Piemonte Terra di Vino e del Consorzio Vino Chianti Classico”, spiega “Wine Paris”.
Ma non solo: tre padiglioni sono interamente dedicati ai 50 Paesi produttori rappresentati, con una crescita a doppia cifra della superficie per molti di loro, tra cui Germania (+65%), Austria (+35%), Cina (+60%), Spagna (+40%), Portogallo (+61%) e Romania (+75%). E ci saranno nuove partecipazioni collettive internazionali: Sudafrica, Argentina, Armenia, Cile, Ungheria, Macedonia del Nord, Uruguay e, soprattutto, l’Australia, che nel 2025 quadruplicherà la sua superficie espositiva. “Ancora una volta, “Wine Paris” ha ricevuto l’approvazione dei produttori di tutto il mondo, conferendo all’edizione della fiera del 2025 una portata internazionale senza pari”, commenta Vinexposium.
“Nei momenti di grande incertezza, crisi economica e perdita di significato, l’isolazionismo non è un’opzione. È l’unione delle forze tra tutti gli operatori di una filiera e la relazione tra il mondo economico e politico che fanno emergere soluzioni. Di edizione in edizione, “Wine Paris” si è imposto nella mente di tutti, a livello mondiale, come un luogo d’influenza primordiale, catalizzatore delle correnti di pensiero, rivelatore di tutte le tendenze e forza trainante per l’intero settore. Più che mai, l’edizione 2025 svolgerà un ruolo cruciale per tutti gli operatori francesi e internazionali della filiera del vino e degli alcolici”.
Perché un grande spazio lo avrà anche “Be Spirits”, dedicato al mondo degli alcolici. Evento nell’evento, “Be Spirits”, si legge ancora in una nota, accoglierà distributori, barman ed esperti da tutto il mondo attorno ad oltre 200 produttori, di cui il 38% di nuovi arrivi e il 30% internazionali provenienti da 27 Paesi (ad oggi). Sarà presentata una gamma di 47 tipi di spirits (Armagnac, Baiju, Brandy, Calvados, Cognac, Gin, Malto, Mezcal, Pastis, Rum, Sake, Soju, Tequila, Umeshu, Vermouth, Vodka, e così via). Nel 2025, anche l’offerta di bevande “No/low” si arricchisce (+50% di produttori, ad oggi), rispecchiando le nuove tendenze di consumo (alcolici dealcolizzati, bevande pronte da bere), e aumenterà, inoltre, lo spazio dedicato alla birra e al sidro. Infine, l’Infinite Bar, con i suoi 20 grandi bar “uno spettacolo unico in Francia, che rivelerà la creatività dei più grandi mixologist”.

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