Quando scriviamo delle etichette iconiche del vino italiano, ne parliamo - un po’ colpevolmente - come di vini perlopiù da investimento, le cui quotazioni viaggiano sul Liv-ex e che poi, alla fine, quasi ci si dimentica di stappare e godere. E, invece, fortunatamente, tante bottiglie delle migliori griffe del Belpaese finiscono nelle cantine e sulle tavole dei wine lover di tutto il mondo, acquistate in enoteca o online. A prezzi in linea con quelli del mercato secondario dei fine wine, e quindi del Liv-ex, ma non sempre, come racconta la Top 10 di “Wine-Searcher” (aggiornata ad ieri, ndr https://www.wine-searcher.com/) dei vini più costosi d’Italia, facendo una media dei prezzi online, delle diverse annate in commercio. Una classifica che premia i grandi classici e la tradizione delle denominazioni top legate ai grandi autoctoni dello Stivale. Al primo posto, così, troviamo il mitico Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, tra le etichette più scambiate dagli investitori e protagonista da tempo delle aste internazionali: costo medio, 1.309 dollari a bottiglia. Lo seguono, sul podio, il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera (1.093 dollari) ed il Barbaresco Crichet Paje di Roagna (979 dollari a bottiglia).
Nebbiolo, Sangiovese, Nebbiolo: come in una filastrocca si rincorrono i due vitigni più rappresentativi del vino italiano nel mondo, ma non poteva certo mancare il Masseto, ossia uno degli esempi migliori - insieme all’Ornellaia ed al Sassicaia, ma non solo - della straordinaria capacità del vino italiano di misurarsi con le varietà internazionali, uscendone vincitore: il Merlot in purezza (le cui potenzialità a Bolgheri furono intuite per primo da Lodovico Antinori, con la consulenza del grande enologo di origine russa Andrè Tchelistcheff, ndr) costa in media 954 dollari a bottiglia. In quinta posizione, troviamo, quindi, il Barolo Piè Franco Otin Fiorin di Giuseppe Cappellano (920 dollari), seguito al sesto posto dal Barolo Brunate Riserva di Giuseppe Rinaldi (838 dollari). Di nuovo, alla posizione n. 7, il Toscana Igt Case Basse di Gianfranco Soldera (736 dollari), un Sangiovese in purezza prodotto a Montalcino, ma al di fuori dei dettami della denominazione del Brunello. Alla posizione n. 8 troviamo quindi il Barolo Riserva Pira di Roagna (731 dollari), seguito dal Refosco dei Colli Orientali del Friuli Vigna Calvari di Miani (671 dollari), alla posizione n. 9, e dal Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa (650 dollari), a chiudere la Top 10 di “Wine-Searcher”.
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