È una delle città più affascinanti d’Italia, simbolo del Medioevo e dell’arte italiana, ma anche di sapori autentici e d’altri tempi, che si “degustano” in un mix unico al mondo, passeggiando tra le sue antiche vie e nobili palazzi, a partire dai giorni in cui vive il suo evento più atteso, il Palio, massima espressione della tradizione popolare e conviviale. E dal Complesso Museale di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi e grandi ospedali d’Europa, con il celebre Pellegrinaio, il più importante ciclo del Quattrocento senese e Palazzo Squarcialupi, di fronte al Duomo, a Palazzo Salimbeni, storica sede della Banca Monte dei Paschi di Siena, da Palazzo Sansedoni, dove, invece, ha sede la Fondazione della banca più antica al mondo ancora in attività, allo storico Grand Hotel Continental Siena - Starhotels Collezione, i suoi palazzi fanno da sfondo anche a “Wine & Siena - Capolavori del gusto” 2024, la “dependance” in Toscana del “Merano WineFestival”, voluta dal suo patron, Helmuth Köcher, con Confcommercio Siena, all’edizione n. 9, aprendo le porte, dal 26 al 29 gennaio, ad un “parterre” selezionato di grandi vini e cibi d’eccellenza premiati da The WineHunter Award. E, per la prima volta, da stasera, 23 gennaio, la kermesse ha anche un “Fuori Wine & Siena” di appuntamenti per gli appassionati nella città e nel suo territorio all’ombra del “Buon Governo”, il celebre ciclo di affreschi, capolavoro di Ambrogio Lorenzetti, in Palazzo Pubblico che, con la Torre del Mangia, domina Piazza del Campo.
Nei calici di “Wine & Siena” ci saranno oltre 500 etichette di vini provenienti dall’Italia e non solo”, dal Piemonte all’Alto Adige, dalla Lombardia al Friuli, dal Veneto all’Umbria, dall’Abruzzo alla Campania, dalla Basilicata alla Sardegna, dalla Sicilia alla Toscana, ovviamente, insieme alle eccellenze gastronomiche presentate da 60 produttori di cioccolati, formaggi, olio, carni e salumi, birra, salumi, pasta, riso, cereali, grappe e liquori, birra e molto altro. In particolare tra i vini, si va dall’Alta Langa, Monferrato Bianco, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Grignolino al Franciacorta, dall’Oltrepò Pavese al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, dai vini di montagna dell’Alto Adige (Kerner, Gewustraminer, Sauvignon, Risling, Sylvaner, Pino Grigio, Schiava, Lagrein e Pinot Nero) ai vini del Collio friulano (Ribolla Gialla, Friulano Doc, Schioppettino, Pinot Nero e Merlot Collio), dagli Igt e pure Doc e Docg dell’Umbria al Cannonau e al Vermentino dalla Sardegna, dai grandi vini della Campania (Greco e Fiano insieme ai Furore Bianco e Rosso nonchè i Costa d’Amalfi e Ravello Bianco e Rosso), agli immancabili Chianti e Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino, Montecucco, vini di Bolgheri, Carmignano e Valdarno Superiore.
Si inizia il 26 gennaio con il convegno “Dop Economy tra crescita e futuro” organizzato da Banca Monte dei Paschi di Siena nella propria sede storica di Palazzo Salimbeni (su invito), il taglio del nastro a Palazzo Sansedoni nei locali della Fondazione Monte dei Paschi di Siena”, e la Small Plates Dinner al Santa Maria Della Scala - Palazzo Squarcialupi. Con i percorsi sensoriali si parte il 27 gennaio e si prosegue il 28 gennaio nella Sala del Pellegrinaio al Santa Maria della Scala” con la degustazione di prodotti enogastronomici degli espositori Wine, Food & Spirits, Extrawine, i Consorzi. Nello stesso giorno, porte aperte a Palazzo Sansedoni-Fondazione Monte dei Paschi di Siena per visite guidate” (su prenotazione). Il 29 gennaio, infine, torna la giornata dedicata agli operatori del settore e alla stampa”, occasione unica per degustare e scoprire nuovi prodotti e conoscere le aziende produttrici. E se il Complesso del Santa Maria della Scala ospiterà anche i Talks, sarà invece il Grand Hotel Continental Siena - Starhotels Collezione a fare da sfondo alle masterclass dedicate a “C’era una volta il Tocai … il vino che cambia nome ma non perde la sua identità”, “Un viaggio dal Piemonte all’Alto Adige, assapora le differenti armonie evolutive”, “Arte in Anfora: Segreti e Meraviglie della vinificazione e dell’affinamento nella storia verso il futuro” - di cui si parlerà in un Talk anche con Helmuth Köcher, The WineHunter - “Bolle d’Italia: un viaggio sensoriale tra le eccellenze delle bollicine italiane”, “Sotto i cieli di Val d’Orcia: tesori vinicoli tra colline incantevoli e tradizioni autentiche”, e “Sinfonia di terroir: Brunello di Montalcino. L’arte di un Rosso Inconfondibile”.
Focus - “Fuori Wine & Siena”
Il primo “Fuori Wine & Siena”, che inizia già stasera, vede protagoniste le aziende vitivinicole nei bar e nei ristoranti del territorio, tra aperitivi e cene - degustazione, i prodotti tipici da abbinare e con una proposta culturale in più. Con l’Università di Siena sono nati gli appuntamenti “AsSaggi di Vino” che abbinano un Wine Talk a una degustazione di vini: si inizia oggi, 23 gennaio al bar Il Palio con Enrico Zanini, professore di Metodologie della Ricerca Archeologica e Direttore del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali che presenta “Vignale di Maremma: dove il vino salvò l’archeologia e un mosaico provò a salvare il vino” con i vini di Case alle Vacche di San Gimignano; il 24 gennaio alla Gastronomia Morbidi Cocktail Bar Andrea Zefiro, professore di Etruscologia e Antichità Italiche, Musealizzazione e Gestione del Patrimonio Archeologico e direttore dCollezioni di Archeologia e d’Arte del Sistema Museale di Ateneo (Simus), presenta “Alla ricerca dei vitigni di età antica, il progetto ArcheoVino a Scansano e l’arrivo del Sangiovese in Toscana” con i vini della Tenute Vecchie Terre di Montefili di Greve in Chianti; e il 25 gennaio al ChigianArtCafè Paola Belloni, professoressa di Letteratura spagnola del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne, conduce “Sancho Panza e i suoi compagni di bevute: il vino dal medioevo spagnolo a Cervantes” con i vini Pietro Nenni. Il 26 gennaio, cene gourmet al Ristorante Alcide a Poggibonsi con “I tesori di San Gimignano” con i vini di Casa alle Vacche di San Gimignano e i prodotti più tipici del territorio, dallo Zafferano di San Gimignano Dop del Vecchio Maneggio, ai formaggi bio di Poggio di Camporbiano, la Chianina di Macelleria Covati (Allevamento Vannini), la “Crema di Santa Fina” con zafferano e pinoli, il gusto più famoso del noto gelatiere Sergio Dondoli della celebre gelateria di Piazza della Cisterna a San Gimignano, mentre il giornalista e sommelier Sandro Bosticco presenterà il suo “NoteWines, 100 storie di vino che avresti voluto sapere e nessuno ti ha mai raccontato”. A Siena, invece, il ristorante Bruscello Bistrot ospita i vini di Alessio Komjanc di San Floriano Del Collio. Il 27 gennaio, infine, il Grand Hotel Continental Lounge Bar by Sapordivino propone “Aperitivo DiVino” con la cantina Scipio di Pitigliano e i suoi vini dell’enologo Gaspare Buscemi pioniere dei vini “naturali e artigiani”.
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