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DATI ICQRF

Cantina Italia: ad aprile 2022 nelle aziende del Belpaese 53,8 milioni di ettolitri di vino

Giacenze in calo su marzo (-5,8%). In Veneto il 23,1% di tutta la produzione enoica stoccata, l’8,9% dei vini dop e Igp è Prosecco
CANTINA ITALIA, DO, ICQRF, IG, PROSECCO, VENETO, Italia
Le scorte di vino nelle cantine italiane

Al 30 aprile 2022 nelle aziende italiane sono presenti 53,8 milioni di ettolitri di vino, 6,1 milioni di ettolitri di mosti e 161.732 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore sia per i vini (+2%) che per i mosti (+21,6%), mentre sul 31 marzo 2022 il dato delle giacenze è diminuito sia per i vini (-5,8%) che per i mosti (-10,7%). Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, e nel complesso il 50,4% è a Dop, il 28,1% a Igp ed i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, con il restante 20,2% rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze. Ecco l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).

Le scorte di vini Dop ammontano a 27 milioni di ettolitri, quelle di vini Igp a 15 milioni di ettolitri, i vini da tavola valgono 10 milioni di ettolitri ed i varietali i restanti 708.000 ettolitri. Dietro al Veneto, che detiene il 23,1% di tutte le giacenze di vino del Paese, pari a 12,4 milioni di ettolitri, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (9,3%) e Verona (8,5%), tra le Regioni troviamo la Puglia (6,7 milioni di ettolitri), l’Emilia Romagna (6,2 milioni di ettolitri), la Toscana (5,4 milioni di ettolitri), il Piemonte (4,4 milioni di ettolitri), la Sicilia (4 milioni di ettolitri), l’Abruzzo (3 milioni di ettolitri), la Lombardia (2,4 milioni di ettolitri), il Trentino alto Adige (2,2 milioni di ettolitri) ed il Friuli Venezia Giulia (1,9 milioni di ettolitri).

Guardando ai vini a denominazione, gli stock maggiori sono di Prosecco, che vale l’8,9% di tutto il vino Do e Ig (3,7 milioni di ettolitri), quindi l’Igp Puglia (6,3% e 2,6 milioni di ettolitri), il Sicilia Dop (4% e 1,6 milioni di ettolitri), Terre Siciliane Igp (3,8% e 1,6 milioni di ettolitri), Toscana Igp (3,6% e 1,5 milioni di ettolitri), Montepulciano d’Abruzzo (3,5% e 1,5 milioni di ettolitri), Salento Igp (3,5% e 1,5 milioni di ettolitri), Veneto Igp (3% e 1,3 milioni di ettolitri), Delle Venezie (3% e 1,2 milioni di ettolitri), Chianti (2,7% e 1,1 milioni di ettolitri), Rubicone (2,3% e 1 milione di ettolitri), Chianti Classico (2% e 828.000 ettolitri), Emilia Igp (1,7% e 707.000 ettolitri), Conegliano Valdobbiadene Prosecco (1,6% e 672.000 ettolitri), Verona Igp (1,4% e 595.000 ettolitri), Franciacorta (1,3% e 564.000 ettolitri), Barolo (1,2% e 525.000 ettolitri), Tre Venezie Igp (1,2% e 517.000 ettolitri) e Soave (1,2% e 504.000 ettolitri).

La maggior parte dei mosti italiani è detenuto nelle regioni del nord (47%) e del sud (43%) Italia. Due regioni detengono il 63,6% dei mosti, la Puglia (40,2%) e l’Emilia-Romagna (23,4%). Su aprile 2021, le giacenze di vini Dop sono aumentate del +1,1% e quelle di vini Igp del +5,3%, mentre le scorte dei vini da tavola sono in linea con il 2021. Su marzo 2022, le scorte di vini Dop hanno invece perso il -5,7%, quelle di vini Igp il -5,3% e quelle dei vini da tavola il -6,9%.

 

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