E’ stato arrestato, ieri sera, Andrea Di Gisi (questo il nome giusto, ndr), ex dipendente dell’azienda vinicola Case Basse di Montalcino, di proprietà della famiglia Soldera. Secondo le indagini dei Carabinieri di Siena e di Montalcino, coordinate dalla Procura di Siena, è stato lui a versare nelle fogne 626 ettolitri di vino destinato a diventare Brunello (annate 2007-2012). L’atto vandalico sarebbe stato effettuato per vendetta, dopo essere stato licenziato da Gianfranco Soldera.
Il reato contestato ad Andrea Di Gisi (romano, 39 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio), è quello di sabotaggio, che Winenews ha ipotizzato fin dal primo momento. Niente mafia, dunque, nè vendetta tra produttori di Brunello.
Il danno economico per Case Basse della famiglia Soldera, una delle aziende più titolate del territorio di Montalcino, è calcolato in 6/7 milioni di euro (stima Winenews).
I particolari del “caso Soldera”, nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siena, alla presenza del pm Aldo Natalini, che ha coordinato le indagini condotte dai militari, sono stati illustrati questa mattina (tutti i dettagli su www.montalcinonews.com).
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