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GUIDE

1.111 ristoranti d’Italia e del mondo, la metà in mano ad under 40: la guida di “Identità Golose”

Annunciate le 16 “Giovani Stelle” 2020 a chef, sommelier e non solo, di locali come Venissa, Dal Pescatore, Terrazza Gallia, Trippa, Sapio ...

Chiara Pavan di Venissa a Mazzorbo (della famiglia Bisol), a Venezia, e Diego Rossi di Trippa a Milano sono la migliore ed il migliore chef; Alberto Santini del Pescatore a Canneto sull’Oglio e Roberta Cozzetto di Sapio a Catania il miglior e la migliore sommelier, i fratelli Lebano e tutto lo staff del Terrazza Gallia di Milano rappresentano “il miglior servizio e accoglienza”, Antonio Ziantoni di Zia a Roma la “sorpresa dell’anno”, Christian Puglisi di Relae Group a Copenhagen “il miglior chef internazionale”: sono solo alcune delle 16 “Giovani Stelle” premiate dalla guida di Identità Golose di Paolo Marchi e Claudio Ceroni, presentata, questa mattina, a Milano (Terrazza Gallia).
Edizione n. 13 della “Guida ai Ristoranti d’Italia, Europa e Mondo di Identità Golose”, la quinta interamente online, gratis e pubblica per tutti.
“Nel momento in cui scriviamo, i ristoranti recensiti sono 1.111, cioè 87 insegne in più rispetto all’anno scorso . spiegano i curatori - una cifra che fotografa la crescita progressiva della cucina d’autore, fuori e dentro i nostri confini. Delle 1.111 insegne di quest’anno, 246 sono novità, di cui 157 in Italia e 89 all’estero. I totale, 794 sono italiane e 317 appartenenti a 52 paesi d’Europa e Mondo, quest’anno con 7 new entry: Canada, Emirati Arabi, Libano, Lituania, Laos, Monaco, Romania, un fatto impensabile solo un decennio fa. Le pizzerie sono 99 (l’anno scorso erano 85), le insegne rette da cuochi sotto i 30 e i 40 anni sono oltre 550, rappresentano circa la metà delle schede complessive, un parziale cui teniamo molto”.

Una guida, quella di Identità Golose, che guarda da sempre ai giovani talenti, e che sottolinea come “tutti i 16 premiati siano under 40: un dato che dimostra, una volta di più, l’impegno della Guida di Identità Golose a riconoscere e valorizzare i giovani talenti della ristorazione, protagonisti sempre più importanti della scena gastronomica mondiale”.
Ed in un progetto che lega sempre più cucina, gastronomia e cultura, tornano anche le Storie di Gola, dedicate alle segnalazioni di luoghi del cuore. Quest’anno otto voci, tra chef e giornalisti italiani e non solo, raccontano territori di confine: una scelta che ha un forte valore simbolico, l’impegno a riflettere sulla cucina come strumento per abbattere i muri e costruire realtà basate sull’incontro e la contaminazione di culture. Le voci narranti sono Mauro Colagreco, tra Italia e Francia (Mentone/Ventimiglia); Christian Puglisi, tra Danimarca e Svezia, (Copenaghen /Malmö); Josko Gravner racconta il Collio tra Italia e Slovenia (Collio friulano e Collio Sloveno); Paolo Lopriore, tra Italia e Svizzera (Como e Canton Ticino), Paulo Airaudo, tra Spagna e Francia (San Sebastian e Biarritz); Beniamin Chalupinski e Adria Marina raccontano il confine tra Messico e Stati Uniti (Tijuana/San Diego); Tokyo Cervigni, tra Stati Uniti e Canada (Seattle/Vancouver); Fabiana Magrì racconta la convivenza di culture e religioni in una città complessa quale è Gerusalemme.

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