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1° MAGGIO: BACCELLI A PREZZI STABILI PER IL PIC-NIC FUORI PORTA, MA BISOGNA VIGILARE SULLE SPECULAZIONI DELL’ULTIMO MINUTO CONTRO IL CARO-FAVA. A DIRLO LA COLDIRETTI

Il 1 maggio si avvicina, e nel cestino dei tradizionalisti della gita fuori porta non possono mancare le fave, abbinate al classico pecorino fresco.
E mentre tutti parlano di rincari generalizzati dei prezzi, almeno gli amanti dei baccelli possono stare tranquilli: secondo la Coldiretti, il prezzo è stabile rispetto allo scorso anno, e oscilla tra 1 e 2 euro al chilo. Ma, aggiunge la Coldiretti, bisogna stare comunque attenti alle speculazioni dell’ultimo minuto.
Una componente irrinunciabile per il menù della festa dei lavoratori che - precisa la Coldiretti - in molte realtà locali viene offerta anche in numerosi dei 18.000 agriturismi aperti per il lungo ponte del primo maggio.
In Italia le fave fresche prodotte sono 60.000 tonnellate e provengono in gran parte dalle regioni del centro-sud.
L’abbinamento con il pecorino, noto fin da epoca romana, non è però l’unico che valorizza i gustosi legumi: in certe zone, soprattutto del Mezzogiorno, le fave sono consumate a fine pasto, oppure allo stato secco in minestre con pasta o verdure.
Consigli per gli acquisti: bisogna accertarsi che il baccello sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è - conclude la Coldiretti - lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza.

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