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1 MAGGIO: ECCO IL VADEMECUM COLDIRETTI PER I 300.000 IN AGRITURISMO. INFORMAZIONI PER LA SANA VACANZA IN AGRITURISMO ... E TURISMO VERDE- CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI SVELA L’IDENTIKIT DELL’AGRITURISTA-TIPO

Verificare nel menu la presenza di cibi locali, tipici e di stagione, informarsi sui prodotti coltivati o ottenuti dagli allevamenti dell’azienda e controllare il possesso dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica sono alcuni dei consigli per i i 300mila italiani che hanno deciso di trascorrere il primo maggio in agriturismo. Lo afferma la Coldiretti, che ha elaborato un vero vademecum per il weekend.
Le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sfiorano in Italia - sottolinea la Coldiretti - le 20.000 unità con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206145 posti letto. Le aziende sono relativamente più concentrate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3% delle aziende mentre seguono il Centro (34,1%) e il Mezzogiorno (20,6%). Per la tradizionale gita fuori porta del primo maggio molti agriturismi - continua la Coldiretti - si sono attrezzati con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.
Il vademecum della Coldiretti per il relax nel verde consiglia di verificare il possesso dell’autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica ed è preferibile scegliere gli agriturismi in cui il lavoro agricolo è visibile e dove l’accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia.
Ma poiché per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione è determinante - sottolinea la Coldiretti - controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente ed accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona. Vanno preferite le aziende che aderiscono ad una associazione come Terranostra e che sono segnalate dalle guide (www.terranostra.it) e che presentano le garanzie di accreditamento offerte da Campagna Amica. Infine prima di partire vale sempre la pena di prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.

Focus - Ecco il vademecum per una sana vacanza in agriturismo
- verificare il possesso dell’autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica;
- scegliere gli agriturismi in cui l’attività agricola è visibile e dove l’accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia;
- controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente e accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona;
- prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti;
- preferire le aziende che aderiscono a una associazione come Terranostra o Campagna Amica che sono segnalate dalle guide (per gli amanti del computer c’è anche la possibilità di navigare in internet sul sito www.terranostra.it);
- verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.
Fonte: elaborazioni Coldiretti su informazioni Terranostra

Primo Maggio: si “risveglia” la vacanza in campagna, oltre 300.000 presenze in agriturismo (+3-4%). Svelato l’identikit dell’agriturista-tipo
Il lungo Ponte del primo maggio consolida i segnali di ripresa dell’agriturismo. Dopo le performance positive registrate con Pasqua e Pasquetta, il week-end appena cominciato preannuncia un nuovo riscatto della vacanza in campagna. Complici i prezzi rimasti invariati, la possibilità di “last minute” e di pacchetti sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere), le previsioni sono di oltre 300.000 presenze in agriturismo, con una durata media del soggiorno di 2 giorni e un giro d’affari intorno ai 120 milioni di euro. Lo afferma Turismo Verde, l’associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori.
Le famiglie italiane non rinunciano ai viaggi ma, a causa della crisi economica ampliata dal “caro-trasporti”, cercano soluzioni che consentano di ridurre i costi. In questo senso gli agriturismi -spiega Turismo Verde-Cia- rappresentano l’alternativa ideale alla vacanza tradizionale: sono più “cheap”, più “green” e uniscono la voglia di benessere e movimento all’aperto con la conoscenza della campagna, dei suoi mestieri e delle sue tradizioni enogastronomiche. In particolare - spiega Turismo Verde/Cia - dei 300.000 ospiti attesi in campagna tra oggi e martedì, tre su quattro sono i cosiddetti “buongustai”, cioè coloro che si recheranno nelle aziende agricole a pranzo o a cena. Più “ristretti” i pernottamenti, ma per l’agriturismo si tratta comunque di un incremento del 3-4%, che va a rafforzare le performance positive di Pasqua. E a contribuire al successo del comparto, soprattutto per le località vicino al mare, c’è sicuramente il meteo con l’anticiclone africano “Hannibal” che sta portando a temperature anche di 15 gradi più alte, con un vero e proprio primo assaggio d’estate.
Purtroppo, però, non è tutto “rose e fiori” per il settore: se da un lato le aziende agricole cominciano a riprendersi presenze e fette di mercato dopo due anni di cali più o meno pesanti, il futuro si preannuncia cupo per colpa dell’Imu. La manovra del governo infatti, attraverso la tassazione degli edifici rurali - conclude Turismo Verde/Cia - taglierà fino al 20% il reddito degli agriturismi, con un ulteriore aggravio di costi al settore agricolo.

Focus - L’identikit dell’agriturista
Ha un’età media compresa fra i 30 e i 50 anni, nella metà dei casi svolge un lavoro d’ufficio, si sposta sempre con la famiglia (composta di 3-4 persone) o in coppia, ha un reddito medio-alto e un buon livello culturale. Ama la natura e ha a cuore le tematiche ambientali e sociali, ma è anche un buongustaio sempre alla ricerca di piatti tipici locali e con una propensione forte verso il biologico. Questo l’identikit dell’agriturista italiano che emerge da un’indagine condotta da Turismo Verde-Cia.
L’ospite dell’agriturismo parte preferibilmente ad agosto (54 per cento), ma salgono anche giugno (18%) e settembre (20%). Fa week-end lunghi in campagna e coglie l’occasione delle feste di Pasqua o di Natale (40,4%) e dei Ponti per visitare qualche nuova struttura. Trova l’agriturismo con il passaparola (32,5%) o su internet (37%).
La scelta di fare le vacanze in agriturismo è dettata principalmente dal desiderio di stare a contatto con la natura (48%), di riposarsi in assoluto relax e tranquillità (23%), di gustare la cucina tradizionale e le specialità enogastronomiche locali (19%), di avere vicino luoghi che hanno attrattive culturali o religiose (10%).
In più, dall’indagine si rivela che la scelta agrituristica ha un altro dei suoi punti di forza nell’accoglienza familiare dell’azienda, che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi. Infine, tra i requisiti fondamentali per la scelta della struttura un dato curioso: il 65% dei potenziali ospiti chiede se c’è copertura per i cellulari. Anche i servizi relativi all’area benessere hanno fatto rilevare un 38% di pareri positivi contro un 25% di opinioni contrarie. I primi sono stati espressi soprattutto dalle donne e dai soggetti più giovani.

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