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104 chef, 40 stelle Michelin e 35 executive di ristoranti di grandi alberghi, a testimonianza di una tendenza, quella di unire l’alta ristorazione ai migliori esempi dell’ospitalità del Belpaese: ecco l’edizione n. 1 della guida “Euro-Toques Italia”

Non Solo Vino
Marchesi alla guida EuroToques, ovvero Unione Europea dei Cuochi

Arriva anche nel Belpaese la guida di Euro-Toques (Unione Europea dei Cuochi), l’unica associazione di chef riconosciuta ufficialmente dall’Ue, nata nel 1986 da un’idea degli chef francesi Paul Bocuse e Pierre Romeyer, con il coinvologimento di colleghi in tutta Europa, tra cui il decano della cucina italiana, Gualtiero Marchesi, per un confronto costante sui temi dell’alta ristorazione. E così la guida “Euro-Toques Italia” 2014 n. 1, presentata al “Marchesino” di Gualtiero Marchesi, sono 104 gli chef presenti, di cui 40 stelle Michelin (tra cui tutti i 9 tristellati italiani: Massimiliano Alajmo con “Le Calandre” a Rubano, Heinz Beck con “La Pergola” del Rome Cavalieri a Roma, Massimo Bottura con “L’Osteria Francescana” a Modena, Enrico e Roberto Cerea con “Da Vittorio” a Bergamo, Enrico Crippa con il “Piazza Duomo” ad Alba, Annie Féolde con “Enoteca Pinchiorri” a Firenze, Niko Romito con “Il Reale” a Rivisondoli, Nadia e Giovanni Santini con “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio, e Umberto Bombana, unico tristellato italiano all’estero con il suo “8 e ½” ad Hong Kong). E ci sono anche 35 executive chef di grandi alberghi, che testimoniano la tendenza in atto, nell’alta ristorazione italiana, di aprire un locale nei top hotel della penisola.
“La missione che si era prefissa l’associazione Euro-Toques agli albori della sua nascita rimane più che mai attuale: coniugare tradizione e modernità, salvaguardare e valorizzare le specificità di ogni prodotto e territorio, creare una rete di buone pratiche e relazioni tra i cuochi. Basta sfogliare questa guida per rendersi conto della sua trasversalità, comunque legata da un filo indissolubile che rimane quello della qualità” scrive Gualtiero Marchesi, che dell’associazione è fondatore e presidente onorario, nell’introduzione.
“Sono particolarmente orgoglioso di questa prima edizione della guida perché segna il rilancio dell’associazione e dei suoi obiettivi, riassunti nel codice d’onore che sta alla base dei principi fondanti di Euro-Toques International, unica associazione di cuochi riconosciuta dalla Comunità Europea. Nel codice d’onore, descritto in guida, i soci si identificano sotto il profilo della qualità: nell’utilizzo delle materie prime, nel rispetto delle stagionalità, nell’offrire benessere agli ospiti delle proprie strutture” afferma, nella sua presentazione il presidente Enrico Derflingher.
“C’è un forte elemento che ci contraddistingue - aggiunge - l’attenzione verso tutto quello che è solidarietà e condivisione. Due parole che sempre più delineano il futuro della società in cui viviamo, che diventano per gli chef Euro-Toques Italia un modo per fare ancor meglio il proprio lavoro, anche sul piano etico. Ogni anno facciamo diverse iniziative a scopo benefico e, per noi, diventa anche un’occasione di incontro e confronto con i colleghi e con il pubblico. Quelle stesse persone che ci conoscono individualmente e che, con questa guida, impareranno a conoscerci anche come associazione”.
Il debutto ufficiale della guida sarà a San Marino, il 26 e 27 maggio, nella convention annuale di Euro-Toques Italia, e poi sarà in distribuzione gratuita per i clienti di tutti i ristoranti aderenti e nelle varie iniziative di Euro-Toques.
Info: http://euro-toques.org/

Focus - La storia di Euro-Toques International
Nel 1986 lo chef francese Paul Bocuse, insieme all’amico e collega Pierre Romeyer, si confrontano sui problemi a cui la ristorazione europea sta andando incontro, ma soprattutto sono entrambi consapevoli della deriva verso cui rischia di andare il sistema alimentare. Decisero di estendere il confronto ad altri cuochi, appassionati del loro lavoro nei singoli Paesi europei: Gualtiero Marchesi in Italia, Wegner Vogel in Svezia, Juan Mari Arzak in Spagna, Cas Spijkers nei Paesi Bassi, Myrtle Allen in Irlanda, Arne Fusager in Danimarca, Eckart Witzighann in Germania, Michel Da Costa in Portogallo, René Jacquemin in Lussemburgo, David Miller nel Regno Unito. È forse il primo tentativo di un confronto tra cuochi che oggi è diventato invece la norma.
Ma trent’anni fa ci riuscirono, riconoscendosi in un “codice d’onore” che è più che mai attuale. Nacque così Euro-Toques International che, tra i primi atti, ricevette il riconoscimento ufficiale della Comunità Europea, tramite il presidente della Commissione Europea, Jacques Delors, che indica Euro-Toques come l’associazione per la difesa della qualità degli alimenti in ogni nazione.

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