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1.167.362 DI ETTARI DEDICATI ALLE COLTURE BIOLOGICHE (DI CUI 55.969 ETTARI DEDICATI ALLA VITE DA VINO, CON IL PRIMATO DELLA SICILIA A QUOTA 16.144 ETTARI), SU CUI SORGONO 49.709 AZIENDE: ECCO “I NUMERI CHE RACCONTANO IL BIOLOGICO” BY ISMEA E SINAB

La ripresa, nel 2012, delle superfici investite, dopo un triennio di stagnazione, e il maggior numero degli operatori certificati, tra agricoltori, trasformatori e importatori, dimostrano la vitalità di un settore che ha raggiunto in ambito nazionale un’incidenza del 9% della superficie agricola utilizzata, toccando uno dei valori più alti a livello mondiale. Ecco, in sintesi, i dati più pregnanti del rapporto “I numeri che raccontano il biologico”, curato da Ismea e Sinab, e presentato proprio oggi al Sana di Bologna (che chiude i battenti domani, www.sana.it). Per superfici dedicate, con 1.167.362 di ettari coltivati secondo i precetti bio (di cui 55.969 ettari dedicati alla vite da vino, con il primato della Sicilia a quota 16.144 ettari), l’Italia è alla posizione n. 6 nella classifica globale, mentre scende alla posizione n. 8 per numero di aziende agricole biologiche, che insieme rappresentano circa il 3% delle aziende totali, a quota 49.709.
Una dinamicità del settore testimoniata anche dall’andamento sostenuto dei consumi: in tempi di crisi, numeri come quelli del bio, che nella prima metà del 2013, attestano all’8,8% la crescita della spesa domestica, rappresentano una rarità in un panorama nazionale che sul fronte dei consumi mostra andamenti fortemente negativi in tutti i settori, alimentare compreso. Ancora più significativo, l’ultimo aggiornamento del Panel Ismea Gfk-Eurisko che segnala addirittura un’accelerazione nella dinamica del primo semestre, che attestano la crescita della spesa in prodotti biologici in un +9,2%, grazie agli ottimi risultati riscontrati in tutti i comparti più rappresentativi.

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