150 anni per Nestlé, da quando nel 1866 un neonato del paesino di Vevey in Svizzera rischiava la vita non potendo esser allattato al seno e il giovane farmacista Henri Nestlé propose di nutrirlo con la “farine lactée”, antenata del latte in polvere

Era il 1866 quando un neonato del piccolo paesino di Vevey, in Svizzera, rischiava la vita perché non poteva essere allattato al seno. Un giovane farmacista di nome Henri Nestlé propose di nutrirlo con un preparato da lui inventato, la “farine lactée”, l’antenata del latte in polvere. Il bimbo sopravvisse, e questo successo contribuì a dare il via all’avventura industriale della Nestlé, che oggi festeggia i suoi 150 anni e che conta ogni giorno 1 miliardo di porzioni consumate dei suoi prodotti.
Quella della multinazionale svizzera “è una filosofia di business fondata sull’innovazione - spiegano i suoi responsabili - che ha determinato almeno quattro rivoluzioni industriali del settore alimentare. Abbiamo attraversato un secolo e mezzo di grandi evoluzioni sociali e demografiche mettendo a disposizione, sempre con un passo nel futuro, prodotti innovativi in grado di offrire un concreto valore aggiunto alle persone di tutto il mondo”. Oggi il gruppo opera in 197 Nazioni e ha 340.000 dipendenti, il tutto in raccordo con la storica sede sorta proprio a Vevey.
In Italia è presente con 13 stabilimenti produttivi e 5.500 lavoratori. Ora la sfida è tutta orientata ai prossimi 150 anni: “il futuro apre prospettive entusiasmanti che vedranno sempre più stretta la connessione fra alimentazione, salute, longevità, qualità della vita - osserva il Gruppo - le aziende del food rivestiranno un ruolo cruciale per rendere questi progressi accessibili a una popolazione che è destinata a crescere e ad evolvere molto velocemente”.
Nell’obiettivo innovazione, la multinazionale ha avviato nel tempo diverse strategie: nel 1987 ha fondato il Nestlé Research Center, che si occupa di ricerca scientifica applicata alla nutrizione. È invece del 2011 la nascita di Nestlé Health Science SA, “a cavallo tra l’alimentare e il farmaceutico, per sviluppare soluzioni personalizzate e avanzate con l’obiettivo di dare alla terapia nutrizionale un ruolo primario per il benessere delle persone di tutte le età”.
Tutti questi temi sono stati approfonditi nella mostra Feed Your Mind!, allestita nella recente Expo 2015 di Milano. Un percorso che “racconta i perché del cibo e della sua intima correlazione con l’uomo, la mente e le emozioni. È stata visitata da oltre 400.000 persone: e in occasione di questo anniversario n. 150 - conclude l’azienda - abbiamo scelto di farla rivivere a Roma dal prossimo marzo, con un percorso pensato per coinvolgere soprattutto le nuove generazioni sul tema dell’importanza della nutrizione per la vita delle persone”.