Uno dei simboli dell’aperitivo, tutto Made in Italy, e di quella “Milano da bere” che ha dettato le regole culturali e di costume, un pilastro dell’italianità, era già qui quando lo Stato italiano è nato. Il Campari affonda le sue radici, infatti, nel 1860, quando il liquorista Gaspare Campari inventa l’aperitivo rosso che subito conquista la società milanese, poi quella italiana, e di tutto il mondo. E per festeggiare i suoi primi 160 anni di successi, arriva il francobollo celebrativo, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che reinterpreta la famosa opera di Leonetto Cappiello, “Lo Spiritello”, manifesto pubblicitario divenuto icona del marchio Campari del 1921, che ritrae il primo “testimonial” di Campari, presentato oggi al Camparino in Galleria, quartier generale meneghino del marchio dal 1915.
“Siamo onorati di poter presentare oggi il francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico - ha detto Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato Campari - in occasione del nostro 160esimo annniverario, celebrandoci eccellenza del sistema produttivo ed economico italiano. Il mio speciale ringraziamento va al Ministero e a Poste Italiane grazie a cui abbiamo potuto realizzare questo splendido francobollo che reinterpreta un’opera molto simbolica per noi: Lo Spiritello di Leonetto Cappiello, artista che seppe catturare l’anima di Campari, lo spirito di ottimismo e costante sguardo al futuro che da sempre ci contraddistingue. Ringrazio anche l’artista Francesco Poroli che ha saputo reinterpretare in chiave contemporanea un’opera così importante e significativa per Campari”.
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