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2002: IL BOOM DELLA VACANZA VERDE … IN CAMPANIA NASCE LA GUIDA DEL PARCO DEL CILENTO E DEL VALLO DI DIANO (DA PAESTUM A PALINURO), UNO DEI PARADISI NATURALI PIU’ GRANDI E AFFASCINANTI D’ITALIA

Cibo genuino, relax a stretto contatto con la natura, riscoperta di territori poco conosciuti, voglia di evadere dalle città troppo rumorose, prezzi giusti: sono questi i segreti del grande boom del turismo verde nelle diecimila aziende rurali attrezzate per l'accoglienza e la ristorazione, l'unico settore in forte crescita rispetto allo scorso anno (+15%).

Un fenomeno particolarmente diffuso nelle aree protette Uno degli esempi più riusciti e belli è nel parco naturale del Cilento e Vallo di Diano, il secondo più grande d'Italia dopo quello del Pollino: qui, sono in attività 150 agriturismi in un'area compresa dai 100 chilometri di costa tra Paestum e Palinuro, dal massiccio degli Alburni e del monte Cervati, il più alto della Campania, sino al Vallo di Diano che segna i confini con la Basilicata. Questo territorio immenso, famoso per i templi di Paestum e gli scavi di Velia dove si formò uno dei pilastri della cultura occidentale, la scuola eleatica di Parmenide e Zenone, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco, è oggi riserva di biosfera grazie alla ricchezza della flora e della fauna, ai suoi fiumi puliti trasformati in oasi dal Wwf e alle grotte sotterranee ancora non completamente esplorate di Castelcivita e Pertosa, all’unicità dell'architettura rurale e dei palazzi nobiliari dei suoi 80 comuni, alla presenza di centinaia di chiese, monasteri, conventi, santuari e luoghi di culto governati da due diocesi. Un territorio assolutamente incontaminato anche sulle spiagge della costa, ogni anno la più ricca di bandiere blu di Lega Ambiente. Ma non è tutto: nel borgo marinaro di Pioppi, proprio a pochi chilometri dall'antica Elea lo studioso americano Ancel Keys ha scoperto e lanciato in tutto il mondo la Dieta Mediterranea.

Ora le Edizioni dell’Ippogrifo pubblicano “Agriturismo, da Paestum a Palinuro” , la prima guida completa degli agriturismi del Parco e dei suoicomuni: uno zoom territoriale che non ha precedenti in Italia dove pure abbondano guide del settore. Tutte le aziende sono state visitate personalmente e scelte unicamente secondo i criteri soggettivi della piacevolezza, dell'autenticità, dell'accoglienza, dei servizi, della cucina. Nella guida, curata da Luciano Pignataro, giornalista de “Il Mattino” di Napoli, ogni azienda ha una sua scheda completa sin nei dettagli: indirizzo, sito web, e-mail, telefono, fax, disponibilità di posti letto, carte di credito, prezzi, descrizione della struttura, breve descrizione del ristorante e delle ricette principali, dotazioni extra (piscina, parco giochi, maneggio …), attività agricole principali, proposte di escursioni turistiche, culturali e gastronomiche. Alla fine la scelta è stata circoscritta a 111 agriturismi. Il lettore, insomma, troverà qualcosa in più ma sicuramente niente di meno di quanto è segnalato. Nel volume (248 pagine, 12 euro, testo bilingue: italiano e inglese), a cui hanno collaborato i giornalisti Maristella di Martino ed Eugenio Marotta, nessun punteggio, ma sono stati comunque dati alcuni riconoscimenti:i tre fichi per la qualità complessiva, le tre olive per la certificazione biologica, un'oliva per la presenza del biologico, i tre cavatielli per la qualità della cucina, la bottiglia per la cura della cantina. In appendice, l'elenco dei ristoranti cilentani segnalati dalle Guide (Michelin, Espresso, Gambero Rosso, Veronelli e Slow Food), gli indirizzi migliori dove acquistare la mozzarella di bufala, i formaggi tipici, l'olio dop Cilento e Colline Salernitane, le carni, i vini.

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