Il mondo del vino è sempre più concentrato sulla vendemmia 2013 in arrivo, ma non di meno l’attenzione ai mercati rimane sempre alta. E a giudicare da come vanno le cose per alcuni dei vini più importanti dell’Italia enoica, sembra che si possa guardare al futuro più o meno prossimo con una certa serenità. A confermarlo, almeno stando a quello che dicono i Consorzi, sentiti da WineNews, l’andamento delle vendite della prima metà dell’anno, e delle quotazioni, di “blue chip” del nettare di bacco tricolore, come Amarone, Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Chianti Classico (in rigoroso ordine alfabetico). Per il Brunello di Montalcino, in particolare, è un anno in calo per le vendite, ma era nel calcolo, “visto che l’annata 2008 che è in commercio è stata una vendemmia scarsa, che ha visto produrre quasi 1 milione di bottiglie in meno sulla media - spiega il direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it), Stefano Campatelli - ma il Brunello sta bene, lo sfuso, che praticamente non c’è più, viaggia sui 750-800 euro ad ettolitro, siamo sereni”.
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